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Mielodisplasie


Che cosa sono le mielodisplasie?

Le mielodisplasie sono patologie del sangue che si caratterizzano per una ridotta produzione delle cellule del sangue dovuta al danneggiamento delle cellule staminali del midollo osseo.

Spesso sono asintomatiche, per cui la loro diagnosi in molti casi è casuale. Colpiscono prevalentemente le persone con età superiore ai 70 anni e hanno un percorso clinico molto variabile in base alle caratteristiche biologiche di ogni singolo caso.

Quali sono le cause delle mielodisplasie?

Le mielodisplasie sono la conseguenza di un danneggiamento delle cellule staminali del midollo osseo che è tale da impedire loro una produzione adeguata di cellule del sangue funzionali, per cui si registra una carenza di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.

Quali sono i sintomi delle mielodisplasie?

Le mielodisplasie possono presentarsi con questi sintomi:

  • anemia, cioè carenza di emoglobina e globuli rossi che provoca stanchezza, cefalea, tachicardia e mancanza di resistenza fisica
  • piastrinopenia, cioè riduzione delle piastrine nel sangue che può essere alla base di emorragie cutanee o mucose
  • leucopenia, cioè la diminuzione dei globuli bianchi presenti nel sangue, che può essere alla base di infezioni ricorrenti.

Come si possono diagnosticare le mielodisplasie?

La diagnosi delle mielodisplasie passa attraverso gli esami del sangue, in particolare dall’esecuzione dell’esame emocromocitometrico, dal momento che queste patologie sono caratterizzate da citopenia, la carenza di uno o più elementi del sangue che viene evidenziata dalle analisi.

Nel momento in cui c’è presenza dei sintomi citati e una conferma proveniente dalle analisi, è bene consultare un ematologo, che provvederà a consigliare approfondimenti ulteriori in applicazione di un percorso diagnostico corretto e finalizzato, ove occorresse, all’inserimento in un percorso ematologico specialistico in cui si provveda a impostare la migliore terapia collegata alla situazione in atto.

Come si possono curare le mielodisplasie?

Le mielodisplasie sono curabili procedendo con due differenti livelli di trattamento:

  • nel caso in cui il paziente soffra di un’insufficienza midollare a basso rischio di progressione in leucemia l’obiettivo della cura è quello di correggere l’anemia con l’utilizzo di eritropoietina e, negli ultimi anni, di nuovi farmaci come lenalidomide o luspatercept
  • quando la malattia è più aggressiva, l’esigenza è invece quella di impedire che vi sia una progressione in leucemia. In questo caso nei pazienti meno anziani si procede con un trapianto di cellule staminali emopoietiche, mentre per i pazienti su cui non è possibile effettuare il trapianto vengono utilizzati farmaci ipometilanti, che contribuiscono a rallentare l’evoluzione della malattia e a migliorare la produzione delle cellule del sangue da parte del midollo osseo.

Area medica di riferimento per le mielodisplasie

In Humanitas Gavazzeni di Bergamo, l’Unità di Emato-oncologia posta all’interno dell’Unità Operativa di Oncologia Medica, è in grado di effettuare in tempi brevi una diagnosi e una caratterizzazione delle mielodisplasie, proponendo quindi il percorso di cura più adeguato.