Che cos’è la mononucleosi?
La mononucleosi, conosciuta come “malattia del bacio”, è un’infezione causata dal virus di Epstein-Barr, che può essere trasmessa attraverso la saliva. Oltre al bacio, dunque, può essere trasmessa attraverso goccioline di saliva sparse nell’aria in seguito a colpi di tosse o starnuti.
La mononucleosi ha un tempo di incubazione: dal momento della trasmissione a quello dello sfogo della malattia possono trascorrere dai 10 ai 20 giorni. In genere la mononucleosi si risolve in un lasso di tempo di 40-50 giorni e non cronicizza mai.
Anche se raramente, la mononucleosi può provocare complicazioni anche di una certa gravità, tra le patologie che potrebbero sorgere in seguito a mononucleosi ci sono epatite, disturbi del sistema nervoso centrale, miocardite, sindrome di Guillain-Barrè e meningite.
Quali sono le cause della mononucleosi?
La causa della mononucleosi è il virus di Epstein-Barr, un microroganismo che appartiene alla famiglia degli herpesvirus.
Quali sono i sintomi della mononucleosi?
La mononucleosi può essere asintomatica oppure manifestarsi attraverso sintomi quali: stanchezza diffusa, astenia, senso di malessere generale, ingrossamento dei linfonodi – con mal di gola e difficoltà a deglutire – del fegato e della milza.
Come può essere individuata la mononucleosi?
La mononucleosi può essere riconosciuta nel corso di una visita medica attraverso il riconoscimento dei sintomi denunciati dal paziente. La conferma dell’esistenza di questa infezione virale viene affidata agli esami del sangue, attraverso cui viene individuata la presenza di anticorpi specifici anti-EBV di tipo IgM.
Come si può curare la mononucleosi?
Non esiste una terapia antivirale specifica, la mononucleosi si combatte con il riposo – soprattutto quando c’è l’interessamento della milza – e con l’utilizzo di farmaci antipiretici.