Rappresentano una percentuale relativa dal punto di vista numerico ma rilevante dal punto di vista della cura della persona. Sono coloro che hanno superato gli 80 anni età e si rivolgono a Humanitas Gavazzeni Bergamo per le loro esigenze e problematiche di salute. E che gravitano soprattutto nell’area cardiovascolare che necessita di periodici controlli, vuoi attraverso esami di laboratorio, la diagnostica per immagini e il monitoraggio delle terapie farmacologiche.
Per venire incontro a queste persone che, anche solo per la loro età avanzata, faticano più di altri a rimanere a digiuno troppo a lungo o a presentarsi in ospedale settimanalmente per effettuare prelievi ematici al fine di controllare costantemente il dosaggio di farmaci per loro indispensabili, è stato attivato un accesso prioritario all’accettazione, sia per le prestazioni con il Servizio Sanitario Nazionale sia per quelle in privato. Come già succede per le donne in gravidanza, i pazienti con disabilità e i bambini di età inferiore ai 14 anni.
«Si tratta di pazienti – racconta Marzia Maj, operatrice del Parc (Prenotazione, Accettazione, Refertazione, Cassa) –, di persone che si “affidano a noi” con fiducia da anni, che arrivano dalla città come dai paesi delle nostre valli per eseguire soprattutto controlli di follow-up. I dati ci dicono che entrano nel nostro ospedale almeno 6 volte durante l’anno, più donne che uomini (56% contro il 44%). Poter dare loro un comfort in più nello svolgere una pratica che coinvolge la loro salute e la loro qualità di vita, ci sembra un’azione positiva. Cerchiamo di fare sempre del nostro meglio, anche nelle piccole cose».