Da luogo dedicato allo sport è diventato uno spazio di speranza al servizio della cittadinanza. Era il 15 marzo 2021 quando a Dalmine il Centro Universitario Sportivo, trasformato in una manciata di giorni in Hub vaccinale, ha aperto le proprie porte per la prima somministrazione anti Covid-19.
In poco più di un anno sono state vaccinate 400 mila persone al CUS di Dalmine.
Uno sforzo che non sarebbe stato possibile senza un impegno collettivo da parte del personale sanitario e universitario, della Protezione civile, di associazioni d’arma e gruppi di volontariato che hanno permesso alla macchina dell’Hub vaccinale più grande di tutta la Bergamasca di funzionare a dovere.
Per questo sforzo comunitario e dedizione di massa, l’amministrazione del Comune di Dalmine ha deciso di premiare con la benemerenza civica tutti i soggetti coinvolti nella gestione del centro vaccinale.
Tra i premiati per la parte sanitaria, anche Humanitas Gavazzeni per “il servizio e ruolo straordinario prestato a beneficio della popolazione di Dalmine e non solo nella lotta contro la pandemia da Covid-19”.
L’ospedale bergamasco ha, infatti, somministrato dal 12 aprile al 30 settembre 2021 oltre 111mila vaccini con l’attivazione, in media, di 7 linee vaccinali: con un picco di 12 linee nel mese di maggio.
La copertura offerta da Humanitas Gavazzeni è stata totale: sempre presenti sette giorni su sette dalle 8 alle 20.
Grazie alla disponibilità del personale sanitario che si è messo al servizio del centro vaccinale, senza mai interrompere la propria attività ordinaria nella struttura ospedaliera: oltre 200 tra infermieri e medici e circa 14 specializzandi.
Articolo tratto dall’articolo dal titolo “Dallo sport ai vaccini. Premiati volontari e sponsor attivi al Cus” pubblicato domenica 20 marzo 2022 sulla testata Eco di Bergamo