Le afte sono piccole lesioni che si creano all’interno della bocca, e fanno parte delle affezioni orali più comuni. A essere infastiditi dalle afte è più della metà della popolazione e, spesso, queste piccole, tonde, dolorose lesioni si presentano per la prima volta durante l’adolescenza.
Le afte si sviluppano per lo più nelle parti molli della bocca come la lingua, le guance, le labbra. La loro manifestazione tende a ripetersi nel tempo: nuove afte crescono in punti sempre diversi oppure ricorrenti. La guarigione avviene spontaneamente anche se a volte, mentre una lesione guarisce, ne emerge una nuova.
Il termine medico per definire il problema è stomatite aftosa. Tre sono le forme principali e si suddividono in:
- stomatite aftosa minor: è la forma che colpisce oltre l’80% dei pazienti. In questo caso le afte sono tendenzialmente piccole (misurano meno di 1 centimetro di diametro), guariscono in una settimana e non provocano cicatrici.
- stomatite aftosa major: questa forma colpisce circa il 15% dei pazienti che soffre di stomatite aftosa. Queste afte permangono per almeno due settimane e sono tipicamente più grandi di 1 centimetro di diametro. Possono essere estremamente dolorose e guariscono lasciando spesso cicatrici.
- stomatite aftosa erpetiforme: questa forma, la più severa delle tre, è meno comune delle precedenti e si presenta nel 5% dei pazienti. Vede la presenza di un gran numero di ulcerazioni, anche un centinaio, di diametro di circa 1-2 millimetri, che guariscono nel giro di almeno due settimane.
«Nella maggior parte dei casi – afferma il dottor Luigi Pellegrino, direttore sanitario del Centro Odontoiatrico di Humanitas Gavazzeni Bergamo –, le afte guariscono senza alcun trattamento; le cause che le provocano non sono conosciute. Tuttavia, in alcuni casi, possono essere campanello d’allarme di altri problemi non manifesti del nostro corpo, come le malattie intestinali. È molto importante comunicare il problema al proprio medico se, oltre alle afte, si notano dei sintomi correlati come stanchezza, dolore addominale, febbre, dolore agli occhi, eruzioni cutanee o altre afte in diverse parti del corpo».
Per saperne di più, ecco alcune domande ricorrenti cui gli specialisti del Centro Odontoiatrico hanno dato risposta.
Le afte sono contagiose?
«No, le afte a differenza dell’Herpes non sono contagiose».
Come posso capire a quale categoria appartengono le mie afte?
«Il punto in cui si manifestano le afte può essere indicativo per capirne l’appartenenza. Ad identificarle sarà comunque il medico o il dentista che, in alcuni casi, potrà richiedere dei test».
Quali sono le cause scatenanti?
«Non esistono cause certe; l’origine potrebbe essere dovuta a un malfunzionamento del sistema immunitario che stimola i globuli bianchi ad attaccare le cellule della mucosa presenti nella bocca. In alcuni casi, invece, la causa potrebbe essere legata a una reazione allergica a cibo, dentifrici o collutori. Le afte possono anche essere associate a condizioni più gravi come il malattia di Crohn o a malattie legate a deficit nutrizionali».
Come posso capire se le mie afte sono legate a un’allergia o a una malattia più grave?
«Solo il suo medico potrà effettuare la diagnosi dopo aver studiato in modo approfondito la sua storia clinica. Potrebbero essere richiesti esami del sangue o test allergici».
Esiste una cura per la stomatite aftosa?
«No, non esiste una cura. Tuttavia possono essere prescritte diverse terapie che aiutano il paziente a ridurre il dolore, accorciare la permanenza delle afte in bocca e ridurre la loro comparsa».
Si può prevenire la comparsa delle afte?
«Il modo migliore per prevenire le afte è tenere un diario e registrare quante volte, in quali momenti e secondo quali cause sono apparse. In questo modo si potrà capire se la manifestazione è legata a un certo alimento, dentifricio, collutorio. Queste informazioni dovranno essere condivise col proprio medico che sarà così in grado di individuare la strategia e il trattamento migliori».
Quando è necessario parlare al dentista della comparsa delle afte?
«Se le afte si presentano più di tre volte al mese e si pensa che possano essere connesse a fattori precisi, è bene parlarne col proprio dentista».
«È sempre bene prevenirne la comparsa attraverso una corretta e costante igiene orale usando spazzolino e dentifricio dopo ogni pasto – aggiunge il dottor Pellegrino –. Potrebbe essere utile evitare cibi acidi o piccanti e mangiare molta frutta, verdura, cereali integrali e bere molta acqua. Inoltre, è bene ridurre i livelli di stress».