Il Centro Cefalee di Humanitas Gavazzeni è tra i 143 centri sul territorio nazionale individuati da Fondazione Onda che offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna.
La mappatura dei Centri cefalee sul territorio nazionale promossa da Fondazione Onda è stata presentata mercoledì 26 ottobre a Milano e nasce in risposta a uno scenario epidemiologico che vede l’emicrania fortemente caratterizzata come patologia di genere, riguardando principalmente le donne in età giovane-adulta che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini e manifestano livelli più elevati di disabilità e comorbilità.
Il Centro di Humanitas Gavazzeni, diretto dalla dottoressa Paola Merlo, responsabile della Neurologia, è risultato meritevole per l’elevato numero di pazienti (oltre 400) trattati nel 2021 e per l’utilizzo di terapie farmacologiche innovative e di metodiche non farmacologiche per la prevenzione e la cura del dolore emicranico. Inoltre, si tratta di una sede certificata SISC (Società Italiana per lo Studio delle Cefalee) e IHS (International Headache Society).
«Il centro Cefalee di Humanitas Gavazzeni ha da sempre avuto una peculiare attenzione per la cefalea nella donna con interazioni multidisciplinari e un approccio personalizzato al sesso femminile con trattamenti farmacologici e non – commenta la dottoressa Merlo –. Siamo anche uno dei centri più attivi in provincia di Bergamo per la somministrazione di anticorpi monoclonali per il trattamento dell’emicrania: sono oltre 100 pazienti, di cui il 70% donne, che seguiamo con questa terapia innovativa disponibile solo ed esclusivamente nei Centri Cefalee selezionati prescrittori come il nostro».
L’emicrania in Italia oggi
Sempre maggiore è l’impegno sulla gestione “cefalea e donna”, come anche recentemente emerso dal congresso della Società Nazionale per lo Studio delle Cefalee (SISC), svoltosi dal 13 al 15 ottobre scorso a Palermo. L’emicrania è riconosciuta “malattia sociale” dal Decreto legge del luglio 2020, e si colloca come disabilità secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Sono i numeri a dirlo: sono 6 milioni le persone che soffrono di emicrania in Italia e di queste 4 milioni sono donne. La letteratura stima una prevalenza dell’emicrania pari al 14% della popolazione mondiale, ma se ci si focalizza nel periodo compreso tra pubertà e menopausa, circa il 27 % delle donne ne risulta affetto. Nella donna raggiunge il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale.
Obiettivo della mappatura dei Centri cefalee a livello nazionale promossa da Fondazione Onda è valorizzare il loro impegno, renderli riconoscibili all’utenza e promuovere una sempre maggior attenzione alle specificità di genere nei percorsi di diagnosi e cura dell’emicrania.