Tra le conseguenze nefaste del diabete, la malattia caratterizzata da un eccesso di zuccheri nel sangue, c’è la retinopatia diabetica, complicazione che colpisce in genere entrambi gli occhi e si manifesta inizialmente con vista offuscata e ridotta, macchie o fili che gallegiano davanti agli occhi, difficoltà nella percezione dei colori.
Le forme di diabete che possono condurre a questa patologia sono due: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. Le conseguenze possono essere varie e possono provocare anche danni gravi alla vista.
Il diabete può condurre anche alla cecità? Se sì, che cosa si può fare per evitarlo?
Questa la domanda che è stata posta al prof. Mario Romano, chirurgo responsabile del Centro Oculistico di Humanitas Gavazzeni Bergamo e docente di Humanitas University, nella rubrica “Domande & risposte Salute” del settimanale “Viversani & Belli”.
Questo il riassunto della risposta:
«Tra gli organi coinvolti dal diabete c’è di sicuro anche l’occhio. Gli effetti che possono essere provocati da questa malattia riguardano il danneggiamento dei piccoli vasi che irrorano gli organi della vista. I disturbi che ne seguono vanno dal formarsi di emorragie o microaneurismi a neovascolarizzazioni anomale e a edema maculare.
Queste alterazioni, nel caso in cui non siano trattate precocemente e adeguatamente, possono in effetti condurre alla cecità. Per questo è fondamentale sottoporsi con regolarità a controlli dei livelli di glicemia, cioè di zuccheri presenti nel sangue.
Contestualmente, chi soffre di diabete deve sottoporsi periodicamente all’esame del fondo oculare e, quando indicato, a esami strumentali come la tomografia a coerenza ottica e la fluorangiografia.
L’intervento precoce è fondamentale per evitare la compromissione della vista e può essere effettuato con laser retinico, iniezioni intravitreali o, ove necessario, interventi chirurgici».