L’acqua è l’elemento fondamentale delle nostre cellule. Il 70% del nostro corpo è costituito da acqua e la pelle non è da meno. Inoltre l’acqua è presente in tutto lo spessore della pelle: nel derma costituisce la sostanza fondamentale mentre nell’epidermide forma il film idrolipidico che la protegge dagli agenti esterni.
Di pelle e disidratazione, dato che siamo in estate, parliamo con Marzia Baldi, dermatologa, responsabile degli Ambulatori di Dermatologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Dottoressa Baldi, che cosa si intende per pelle secca?
«Per pelle secca si intende la perdita di acqua dalla pelle. Questo può avvenire sia a livello superficiale, epidermide, che in quello profondo, derma. Nel caso dell’epidermide, la perdita di acqua si caratterizza per una riduzione del film idrolipidico che la ricopre e la protegge rendendola più suscettibile agli agenti esterni. Anche il derma, seppur più profondo, può con il tempo soffrire della perdita di acqua, manifestando perdita di tono e di elasticità. Quantificare la perdita di acqua transepidermica (tewl) nell’epidermide e la perdita di tono ed elasticità (elastomero) del derma con apparecchiature particolari, ci aiuta nel formulare una diagnosi».
Perché la pelle si disidrata? Esistono fattori chimici, ambientali o anche cattive abitudini che influiscono negativamente sull’idratazione della pelle?
«Ci sono sia cause esterne come sole, vento e smog, così come il “riscaldamento” provocato da sovraesposizione a pc e smartphone, sia cause interne come alterazioni ormonali, stati gravidici, assunzione di farmaci, ma anche cattive abitudini come il fumo».
Ci sono situazioni che possono accentuare una condizione di disidratazione della pelle? Ad esempio lo stare a lungo nell’acqua di una piscina?
«L’acqua della piscina peggiora la situazione per il cloro utilizzato come disinfettante, ma anche il mare con la salsedine non è da meno. L’acqua ha un’importante capacità disidratante. Se in inverno dobbiamo contrastare l’effetto inaridente degli indumenti sulla pelle del corpo, in estate invece va contrastato l’effetto diretto degli agenti esterni sulla cute non protetta da vestiti».
Quando i sintomi di disidratazione della nostra pelle devono farci allarmare?
«Una pelle secca ha un aspetto opaco, ruvida al tatto e arrossata. Può produrre la sensazione della “pelle che tira”, sino a indurre prurito».
Può darci qualche consiglio per avere una pelle in salute?
«Iniziando dalla detersione, è bene ricordare che è sempre utile preservare il film idrolipidico con formulazioni ricche di ingredienti vegetali come l’olio di jojoba, il burro di karitè o l’olio di avocado che vanno massaggiati sul viso in piccole quantità, lasciate in posa per qualche minuto e poi sciacquate. Utile proseguire la routine cosmetica applicando una buona crema idratante per preparare la pelle alla giornata, utilizzando prodotti fluidi contenenti acido ialuronico, vitamina C e vitamina E, come pure i sieri sempre più leggeri delle creme. La sera, meglio utilizzare creme più corpose e vellutate contenenti ingredienti come miele, fosfolipidi, ceramidi e molecole lipidiche che agiscono da “cemento riparatore” per le cellule cutanee. Inoltre, meglio aggiungere al menu quotidiano verdure cariche di antiossidanti (vitamina C e luteina) che proteggono la barriera cutanea, come il resveratrolo derivato dall’uva, i flavonoidi delle mele, gli antociani dai frutti di bosco.
(Articolo pubblicato sul quotidiano “L’Eco di Bergamo” il 13 agosto 2017).