I malati di diabete devono sempre tenere sotto controllo l’indice glicemico, che è il valore che indica la velocità di crescita della glicemia dopo il consumo di una porzione di un determinato alimento.
Questo indice deve sempre essere controlato con una dieta adatta, come sottolinea il dottor Italo Nosari, responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia di Humanitas Gavazzeni.
In che cosa consiste, nello specifico, l’indice glicemico e perché e come va tenuto sotto controllo?
«Un indice glicemico alto indica che è in atto una crescita veloce della glicemia, situazione che deve essere evitata da chi soffre di diabete. Tenere sotto controllo l’indice glicemico significa valutare quali alimenti possano essere ingeriti senza incorrere nei problemi generati da questo innalzamento. Se un certo cibo provoca un aumento sensibile della glicemia, va evitato o deve esserne ridotta la quantità assunta».
Quali sono i cibi con un indice glicemico alto e che devono essere evitati dalle persone diabetiche?
«Tra i cibi con indice glicemico alto ce ne sono alcuni “insospettabili” come il pane bianco, che provoca una crescita della glicemia più veloce di molti altri alimenti. Da evitare, o da assumere in modo saltuario se si soffre di diabete, sono il miele, i cornflakes, la pizza, le piadine, la polenta. Dovendo scegliere tra pasta e riso è meglio propendere per la prima, che ha un indice glicemico più basso, soprattutto se preparata con semola di grano duro e cotta al dente. Da evitare sono anche il purè e le patate bollite e fritte».
Quali sono, invece, gli alimenti ideali per i diabetici?
«I legumi in genere, il latte scremato, lo yogurt, i pomodori, la frutta fresca (in particolare mele, ciliegie, pere, albicocche e arance). Anche il gelato non ha un indice glicemico molto elevato. Ma bisogna tenere conto del fatto che consumi abbondanti di cibi con un indice medio-basso, possono produrre aumenti di glicemia maggiori rispetto a piccoli consumi di alimenti con indice glicemico alto. Quello che va mantenuto è dunque l’equilibrio nell’assunzione complessiva di carboidrati, con particolare indicazione a consumare più fibra alimentare e cereali integrali. La fibra alimentare è un carboidrato che non viene digerito, e che rallenta per motivi fisici l’assorbimento nell’intestino di zuccheri e grassi assunti con l’alimentazione. È contenuta in legumi, verdure, frutta e cereali integrali. In italia il consumo di fibra è ancora ridotto. Ammessa, anzi consigliata è inoltre l’assunzione di olio di oliva extravergine. Ogni diabetico può comunque valutare su di sé l’impatto di ogni pasto, monitorando gli sbalzi dei livelli di glicemia provocati dall’assunzione dei vari alimenti».