E’ stato presentato ieri, mercoledì 9 aprile, a tutti i dipendenti e collaboratori dell’ospedale Gradenigo di Torino, l’accordo tra Humanitas e la Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli, che prevede l’acquisizione dell’ospedale da parte di Humanitas. Il nostro Gruppo si farà carico dei debiti finanziari dell’ospedale, che ammontano a 20 milioni di euro, ed investirá 10 milioni di euro in tre anni per lo sviluppo dei servizi e delle tecnologie della struttura. “In attesa della conclusione dell’iter amministrativo per il passaggio della proprietà – ha spiegato l’Amministratore Delegato del nostro Gruppo, Ivan Colombo in una sala gremita di medici, infermieri e staff – Humanitas affiancherà da subito le suore della Congregazione nella gestione della struttura, con un ruolo di consulenza nell’ambito gestionale”.
“Abbiamo scelto e consegniamo il testimone della presenza di servizio tra la gente a Humanitas – spiegano le Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli – perché abbiamo riconosciuto in questo Gruppo una storia ed un percorso comune a quello dell’ospedale Gradenigo, per la qualità dei servizi sanitari offerti e l’integrazione con il territorio, oltre che per l’inserimento della struttura in un circuito internazionale di alto livello scientifico. In tale modo l’ospedale Gradenigo, nello spirito di servizio che ha animato per decenni la vita delle Suore, continuerà ad essere vicino alla gente, quale punto di riferimento sanitario importante per la città e per il Piemonte. Alle Figlie della Carità stanno a cuore l’attenzione al personale dell’ospedale e l’effettivo rispetto del diritto alla salute per tutti. Garanzie, queste, che dal Gruppo Humanitas potranno essere perseguite in modo reale e vero”.
“Humanitas – ha detto Ivan Colombo – ritiene l’ospedale Gradenigo una realtà di eccellenza del territorio. Obiettivo del Gruppo è potenziarne i servizi investendo in tecnologie con particolare riferimento all’area dell’emergenza, che rappresenta un importante servizio per la popolazione. Il Pronto Soccorso dell’ospedale, infatti, risponde al bisogno di salute di oltre 45mila cittadini ogni anno”.