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Humanitas Gavazzeni protagonista della tappa bergamasca del Festival della prevenzione e dell’innovazione

Si svolge a Bergamo il 14, 15 e 16 aprile 2018, il secondo Festival della prevenzione e dell’innovazione, organizzato da AIOM, Associazione Italiana Oncologia Medica.

Il Festival prevede la presenza di un motorhome in città sul Sentierone, in piazza Matteotti, dove dalle ore 10 alle ore 18 saranno presenti medici, infermieri degli ospedali bergamaschi e rappresentanti delle associazioni di volontariato del territorio che si occupano dei pazienti oncologici, per dare informazioni e raccontare l’importanza della prevenzione nella lotta al cancro.

Nel corso della manifestazione saranno raccolti sondaggi conoscitivi e saranno distribuiti ai cittadini opuscoli sulle principali regole della prevenzione oncologica e sulle nuove armi in grado di sconfiggere la malattia o di migliorare la sopravvivenza in modo significativo.

 

Protagonista la prevenzione oncologia

Tra le iniziative, la presenza nelle tre giornate, mattino e pomeriggio, di infermieri dell’Unità Operativa di Oncologia di Humanitas Gavazzeni, esperti nella prevenzione del fumo, che effettueranno la misurazione della saturazione dell’ossigeno e un colloquio motivazionale.

Sabato 14 aprile, alle 16.30 Massimo Maria Grassi, responsabile dell’Unità Operativa di Senologia del nostro ospedale, terrà una breve relazione sulla prevenzione senologica e sarà disponibile per rispondere a eventuali quesiti. Non saranno effettuate consulenze.

Analogamente domenica 15 aprile, dalle ore 14, sarà presente il dermatologo Luigi Naldi che parlerà e risponderà alle domande degli interessati sulla prevenzione, seguito, alle 16.30, da un dietologo sul tema di una corretta alimentazione.

Infine lunedì 16 aprile alle ore 16, ci sarà la chiusura del Festival con un intervento conclusivo su prevenzione, innovazione terapeutica e progressi della ricerca a cura del presidente AIOM eletto Giordano Beretta, responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia medica di Humanitas Gavazzeni.

«A Bergamo ogni anno vengono diagnosticati circa 6.500 nuovi casi di tumore, almeno il 40% potrebbe essere evitato adottando alcune semplici regole – spiega il dottor Beretta –. Una è costituita dall’adesione ai programmi di screening, per cui la nostra città negli ultimi anni si è dimostrata virtuosa con percentuali superiori alla media regionale e nazionale: in particolare, nel 2016, il 73% delle donne ha eseguito la mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno (67% Lombardia; 44% Italia) e il 62% dei cittadini si è sottoposto al test del sangue occulto nelle feci per individuare in fase iniziale il cancro del colon-retto (49% Lombardia; 36% Italia). Ma non basta, serve infatti più impegno sugli stili di vita».

 

Oggi il 60% dei pazienti sconfigge la malattia

Come si legge nel comunicato di AIOM, “preoccupano soprattutto le cifre sull’eccesso ponderale. Il 30,1% dei lombardi (18-69enni) è in sovrappeso e il 7% è obeso: nella Regione, Bergamo è la città a maggiore diffusione di persone obese (8,5%) e il 32% dei cittadini è in sovrappeso. Nel capoluogo i sedentari sono il 15,1% della popolazione (in Lombardia il 14,3%) e fuma il 17,5% dei 18-69enni (è la città lombarda con il maggior numero di fumatori che hanno tentato di smettere, il 41,2%)”.

«Oggi non possiamo più parlare di male incurabile – sottolinea Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar-Verona – perché accanto alle armi tradizionali (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) abbiamo a disposizione terapie innovative molto efficaci come le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia che permettono di migliorare la sopravvivenza a lungo termine con una buona qualità di vita. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi, in Italia il 60% dei pazienti sconfigge la malattia. Il sistema sanitario deve saper rispondere alle esigenze di salute di questi cittadini, che spaziano dalla riabilitazione al ritorno alla vita attiva, agli affetti e al lavoro».

In Italia nel 2017 sono stati stimati poco più di 369mila nuovi casi di tumore (circa 192mila uomini e 177mila donne). A Bergamo le tre neoplasie più frequenti fra gli uomini sono quelle della prostata (729), polmone (523) e colon-retto (407); fra le donne quelle del seno (849), colon-retto (347) e polmone (205).

La manifestazione itinerante tocca 20 città con eventi che dureranno tre giorni. Bergamo è la seconda tappa.

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