Quante volte il nostro corpo è stato percorso dai brividi e quanto volte ci siamo chiesti, mentre siamo assaliti da quel caratteristico tremolio, che cosa ci sta succedendo.
Perché i brividi non sono controllabili, sono contrazioni involontarie dei muscoli che hanno il fine, in primo luogo, di aumentare la nostra temperatura corporea. I più classici, neanche a dirlo, sono infatti quelli che compaiono quando abbiamo freddo: la temperatura del nostro corpo è stabilizzata attorno ai 37 gradi, quando per varie ragioni questa tende a scendere l’organismo mette in moto alcuni accorgimenti per cercare di rialzarla.
I brividi dovuti alla temperatura corporea
Uno di questi sono, appunto, i brividi, movimenti dei muscoli che non sono finalizzati a eseguire un movimento ma a scaldare il sangue in modo tale che questo, scorrendo lungo tutto il corpo, provveda a portare un po’ di calore in ogni angolo dell’organismo. Ma i brividi possono scatenarsi anche quando il nostro corpo è attaccato da virus: i batteri non riescono a proliferare negli ambienti troppo caldi e l’aumento della temperatura provocato dai piccoli ma intensi movimenti muscolari contribuisce quindi a debellare i germi.
I brividi, ad ogni modo, non si scatenano solo per questioni legate alla temperatura, possono essere conseguenza di momenti contraddistinti da grande piacere ma anche da una forte paura, oppure possono rappresentare la reazione a certe patologie o a un’esposizione troppo prolungata al sole.
Con l’aiuto del dottor Amidio Testa, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina di Humanitas Gavazzeni di Bergamo vediamo alcuni casi in cui compaiono i brividi.
I brividi dovuti alla febbre
La febbre consiste in un rialzo della temperatura corporea dovuta a una reazione del corpo che ha avvertito che qualcosa, al suo interno, non sta funzionando a dovere. Per questo l’organismo mette in atto dei meccanismi per cui le cellule predisposte alla sua difesa rilasciano nel sangue alcune sostanze capaci di incidere sulla regolazione della temperatura. A seguito di questa azione si possono palesare brividi insieme a sudorazione, aumento del malessere generale e anche, a volte, aumento della frequenza respiratoria e del ritmo cardiaco.
In questo caso si deve provvedere ad abbassare la temperatura con l’ausilio di farmaci quando i sintomi sono particolarmente intensi, quando la febbre è molto alta, attorno ai 41-42 gradi, o quando si ha un’età anziana e c’è il rischio che si sviluppino scompensi cerebrali.
I brividi dovuti a una malattia respiratoria
Problemi ai polmoni o alle vie respiratorie, come asma, bronchite, polmonite o malattie legate al lavoro, rendono il sangue saturo di anidride carbonica per cui le cellule sono in una condizione di asfissia che provoca una reazione nervosa che si evidenzia attraverso brividi, oltre a difficoltà respiratorie, senso di oppressione al torace e pallore.
La cura in questo caso può essere basata sull’assunzione di farmaci e, nei casi più seri, con la somministrazione di ossigeno.
I brividi associati all’ipotiroidismo
L’ipotiroidismo si caratterizza per una ridotta capacità della tiroide di produrre certi ormoni che sono fondamentali per il buon funzionamento di numerose funzioni del nostro corpo. Quando questo accade si ha una diminuzione del metabolismo e l’energia che viene prodotta con gli alimenti non viene utilizzata per produrre calore, per cui la persona tende ad avere freddo e a sviluppare, per questo, brividi (oltre che stanchezza, difficoltà di concentrazione, stipsi e tendenza a ingrassare).
La cura consiste nell’assunzione di farmaci a base di levotiroxina, l’ormone che non viene prodotto in via naturale.
I brividi associati a un attacco di panico
Gli attacchi di panico sono stati intensi di agitazione che non sono giustificati dalle circostanze esterne e che provocano alterazioni ormonali e aumento dello stress con conseguente accelerazione del battito cardiaco. Oltre a questo primario sintomo si possono manifestare brividi, fiato corto, nausea e vertigini. Ad attacchi di questo tipo dal punto di vista medico si risponde con la psicoterapia e con cure farmacologiche indicate dallo specialista.
I brividi associati a eritema solare
Prolungate esposizioni al sole – in questa stagione il discorso vale per chi ha la fortuna di recarsi nelle zone del mondo in cui in questo periodo dell’anno, per noi caratterizzato dal freddo, si sviluppa la stagione più calda – possono provocare un arrossamento più o meno intenso della pelle.
Le conseguenze sono la comparsa di eritema e di desquamazione della pelle accompagnati da un fastidioso prurito. Ma tra i sintomi ci sono anche febbre e sensazione di freddo, che sono alla base della formazione di brividi. Il disturbo in genere si risolve da sé in pochi giorni, ma ci sono casi in cui divengono necessarie creme al cortisone, da utilizzare secondo consiglio medico.
Ispirato all’articolo “Che brividi!” pubblicato sul periodico “Viversani & belli” n. 44 del 4 novembre 2022