Si è tenuta questa mattina l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024/2025 di Humanitas University. Presenti alla cerimonia il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, l’Assessore Regionale Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sindaco di Pieve Emanuele Pierluigi Costanzo.
La Lectio Magistralis “L’approccio transdisciplinare tra scienze dure, scienze della vita e soft skills” è stata affidata al prof. Antonio Ereditato, Research Professor alla University of Chicago e Professore Emerito all’Università di Berna. Ereditato ha inoltre dialogato con studenti, laureandi e dottorandi a partire dalla loro esperienza sul tema.
La cerimonia è stata l’occasione per presentare le novità dell’Ateneo dedicato alle Life Sciences, nel solco della contaminazione dei saperi e dell’innovazione, valori che fanno parte del DNA di Humanitas University fin dalla sua fondazione e che oggi animano il lavoro quotidiano di oltre 170 docenti e 2900 studenti.
Prima novità del prossimo anno sarà il corso di Laurea Magistrale in Data Analytics and Artificial Intelligence in Health Sciences con Università Bocconi. Con 50 posti a disposizione, il programma formerà professionisti capaci di guidare l’evoluzione digitale in campo medico-sanitario e farmaceutico, unendo una comprensione profonda del mondo della salute a competenze di Data Science – AI, Machine Learning e Big Data – e di privacy ed etica dei dati.
Nel 2025 si laureeranno i primi studenti del corso di Laurea in lingua inglese MEDTEC School, progettato in collaborazione con il Politecnico di Milano con l’obiettivo di integrare e potenziare le competenze tipiche del medico chirurgo con quelle di base e applicate dell’Ingegneria Biomedica. Il corso conferisce in sei anni un doppio titolo accademico: Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica. Sono 42 (22 uomini e 20 donne) i futuri medici con competenze pionieristiche che potranno contribuire all’evoluzione della Medicina di precisione e allo sviluppo di nuove tecnologie al servizio dei pazienti. In continuità con il progetto MEDTEC, Humanitas University e Politecnico di Milano avvieranno anche un programma di dottorato dedicato alla Ricerca transdisciplinare che nasce dall’incontro tra biologia, medicina, ingegneria e scienze dure. Il nuovo dottorato, che partirà nell’anno accademico 2025/2026, darà ai primi laureati MEDTEC, e non solo, l’opportunità di proseguire la loro carriera professionale e accademica, contribuendo a un progresso scientifico e tecnologico sempre più vicino al paziente.
«Dobbiamo saper cogliere i cambiamenti in atto nella nostra società per dare agli studenti gli strumenti con cui affrontare le esigenze del futuro. Essere un gruppo di ospedali premiati per qualità clinica da Agenas, un centro di Ricerca e un’Università, ci consente di mantenere viva questa attività di formazione continua – afferma Gianfelice Rocca, Presidente di Humanitas – Oggi la tecnologia non è più un’opzione. Tutti noi abbiamo la responsabilità di educare i nostri studenti a convivere con strumenti che evolveranno seguendo strade solo in parte prevedibili, e che sempre più saranno un complemento indispensabile delle loro attività. Questo vale, in particolare, per l’Intelligenza Artificiale: trasformare l’AI in un compagno delle nostre scelte e delle nostre ricerche è una sfida epocale. Etica, regolamentazione, infrastrutture, fiducia, responsabilità, accessibilità globale, empatia, umanità: sono parole ricorrenti che accompagnano lo sviluppo di un’innovazione che ha il potenziale dirompente che ha avuto l’introduzione dell’elettricità nel 1800».
Parole condivise dal Rettore di Humanitas University, Luigi Maria Terracciano: «Il nostro compito è formare oggi i professionisti di domani, ecco perché l’innovazione deve essere il motore dell’università. Un cambiamento nel modo stesso in cui produciamo conoscenza è quanto mai necessario: stiamo infatti passando da un paradigma in cui i problemi erano definiti e risolti all’interno di specifici contesti disciplinari, a uno scenario in cui la produzione della conoscenza avviene grazie alla contaminazione dei saperi, all’incontro tra culture diverse e alla collaborazione tra accademia e società, incluso il settore industriale. Solo così le conoscenze e le tecnologie nate nei laboratori di Ricerca delle università possono arrivare rapidamente al mondo reale e migliorare la vita delle persone».
Nel corso della cerimonia, il Rettore ha ricordato inoltre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che si celebra oggi. «Abbiamo una grande responsabilità: formare professionisti della salute capaci di relazionarsi e accogliere le vittime di violenza che purtroppo incontreranno nel loro lavoro, e ancor prima formare persone che contribuiscano a una cultura della parità, del rispetto, contro ogni forma di discriminazione. Grazie a un bando di Regione Lombardia abbiamo organizzato corsi di formazione per studenti e studentesse, e con il supporto delle associazioni che fanno parte delle reti antiviolenza locali, abbiamo offerto alla popolazione studentesca e del territorio attività formative, teatrali e di sensibilizzazione sul tema», conclude il prof. Terracciano.
Il 3D Innovation Lab
Creare modelli realistici per la formazione preclinica e replicare strutture tissutali umane su scala macro e nanometrica, anche grazie a tecnologie di ultima generazione. Il tutto a supporto della cura dei pazienti e del progresso della Ricerca. Sono questi gli obiettivi del 3D Innovation Lab. La missione del nuovo laboratorio di Humanitas University è trasformare le scoperte scientifiche condotte in laboratorio in soluzioni reali e applicabili al letto del paziente. Il team è composto da ingegneri biomedici e dei materiali, ricercatori biomedici ed esperti di ingegneria dei tessuti. Le principali attività: rispondere a esigenze cliniche, come la preparazione di complessi interventi chirurgici salvavita, realizzare Phantom avanzati di organi per la formazione, generare colture cellulari tridimensionali di precisa composizione e architettura, anche grazie alla stampa di scaffold biocompatibili (strutture di supporto) capaci di ricreare le condizioni adatte alla crescita delle cellule.
Humanitas University: i numeri dell’Ateneo dedicato alle Life Sciences
Oggi sono più di 2900 gli studenti iscritti agli 8 corsi di Laurea – triennali e magistrali – e all’offerta post-laurea di Humanitas University, che include 26 Scuole di Specializzazione, 3 Programmi di Dottorato – 2 di Ricerca fondamentale e uno di Ricerca clinica – e 7 master professionalizzanti. Un corpo studentesco fortemente internazionale: oltre il 40% degli studenti iscritti a Medicina e Chirurgia provengono da 70 Paesi nel mondo.
Tra gli 8 corsi di Laurea: corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, in lingua inglese; MEDTEC School, in lingua inglese, progettato da Humanitas University in collaborazione con il Politecnico di Milano con l’obiettivo di integrare e potenziare le competenze tipiche del medico chirurgo con quelle di base e applicate dell’Ingegneria Biomedica; corso di Laurea in Fisioterapia; corso di Laurea in Infermieristica, presente anche a Bergamo, Castellanza e Catania; corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche; corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico e corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia (questi ultimi due, triennali, novità del 2023); corso di Laurea Magistrale in Data Analytics and Artificial Intelligence in Health Sciences con Università Bocconi. La continua crescita e l’eccellenza scientifica e didattica di Humanitas University è riconosciuta dal ranking Times Higher Education (THE) che posiziona l’Ateneo tra le 300 migliori università – e tra le 175 migliori università di Medicina – al mondo, 10° per la qualità della Ricerca.