In estate i consigli su come esporsi al sole in modo sicuro per proteggere la pelle abbondano. Per fortuna, infatti, l’attenzione su questo tema è aumentata negli ultimi anni e, di conseguenza, i comportamenti per prevenire patologie dermatologiche scatenate dall’esposizione prolungata al sole e senza protezioni.
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Le indicazioni, quindi, per gli amanti del sole e della tintarella non mancano. Ma quali sono i consigli, invece, per chi non ama prendere il sole, ma non vuole rinunciare alla pelle abbronzata, e, quindi, sceglie le lampade abbronzanti?
Ne parliamo con la dottoressa Marzia Baldi, responsabile degli ambulatori di dermatologia di Humanitas Gavazzeni.
Dottoressa Baldi, le lampade abbronzanti fanno bene alla pelle?
“Molte ricerche attestano che utilizzare lampade abbronzanti di frequente comporta il 69% di probabilità in più di sviluppare una forma precoce di tumore della pelle. Per questo i dermatologi concordano nel riconoscere che una lampada abbronzante una volta ogni tanto – ossia ogni mese e mezzo/due mesi – non sia dannosa, ma abusare delle lampade abbronzanti è sconsigliato“.
Per chi non è consigliata?
“L’abbronzatura artificiale dovrebbe essere vietata almeno al di sotto dei 18 anni e al di sopra dei 60, alle donne in gravidanza, a chi soffre di patologie autoimmuni, ai soggetti in trattamento con farmaci fotosensibilizzanti e chi ha sofferto di melanoma o presenta una familiarità accertata. Si sconsiglia fortemente l’uso anche a chi ha un fototipo basso (1-2), oppure presentano un gran numero di nei su corpo e viso o ancora sono particolarmente sensibili alla luce del sole e sono predisposti alle scottature solari”.
Ci sono delle indicazioni per fare qualche lampada abbronzante in sicurezza?
“Consultare preventivamente un dermatologo per valutare le caratteristiche della propria pelle, in modo da programmare frequenza e tempi di esposizione in relazione al fototipo di appartenenza. Prima dell’esposizione rimuovere accuratamente i cosmetici e le lenti a contatto e utilizzare gli occhialini di protezione per evitare danni alla retina; usare solari con filtri UvA+UvB con fattore di protezione elevato anche se si è già scuri; proteggere dall’esposizione le parti sensibili della pelle come cicatrici, tatuaggi e genitali; rispettare sempre le raccomandazioni relative a durata della seduta e agli intervalli tra una seduta e l’altra; evitare nello stesso giorno di fare una seduta abbronzante ed esporsi al sole”.