Il sistema immunitario costituisce la prima linea di difesa dell’organismo: un meccanismo di risposta rapida contro l’attacco degli agenti patogeni. Avere difese immunitarie deboli, quindi, significa essere più esposti a malattie e a infezioni. Per rafforzarlo viene in aiuto l’alimentazione: perché e quali alimenti preferire? Ne abbiamo parlato con il dottor Claudio Macca, responsabile del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Dottor Macca, perché l’alimentazione ci aiuta a mantenere alte le difese immunitarie?
“Per la presenza del microbiota, cioè la flora batterica intestinale che svolge diverse e importanti funzioni tra cui regolare la funzionalità dell’intestino e proteggere dalle infezioni: si tratta di una vera e propria ‘barriera’ di difesa contro gli agenti infettivi. Un’alterazione dell’equilibrio qualitativo e quantitativo della flora batterica può abbassare le difese immunitarie e rendere l’organismo più esposto ad attacchi microbici. Quando il microbiota è alterato accusiamo gonfiore addominale, cattiva digestione, flatulenza, ma anche sintomi aspecifici, come disturbi del sonno e cambiamenti dell’umore”.
Quali alimenti ci aiutano a non alterare il microbiota e, quindi, aumentare le difese?
“Non c’è un alimento unico che dimostri di prevenire le infezioni, ma esistono varie diete e nutrienti che hanno proprietà antinfiammatoria e immunomodulatorie importanti per la salute dell’organismo”.
Ad esempio?
“Una dieta riconosciuta come salutistica e protettiva verso ogni tipo di malattia è la dieta mediterranea, caratterizzata da: elevato consumo di frutta, verdura, pane e altri cereali, patate, fagioli, noci e semi, moderato consumo di prodotti lattiero-caseari, di pesce, pollame, carne rossa (in basse quantità), uova fino a quattro volte a settimana e vino (specie rosso) in basse e moderate quantità (e solo durante i pasti). Importantissimo è il consumo d’olio di oliva”.
Per quale motivo?
“L’olio di oliva ha numerose proprietà antiossidanti e antinfiammatorie collegabili ad un significativo potenziale antivirale e antibatterico. In particolare l’oleuropeina, un polifenolo che ha mostrato una potenziale attività antivirale contro il virus respiratorio sinciziale, comune nelle infezioni delle vie respiratorie superiori soprattutto nei bambini”.
Anche frutta e verdura sono importanti?
“Sì, assolutamente. Sono stati infatti studiati per i potenziali benefici in associazione a condizioni respiratorie e infiammatorie per il loro profilo nutritivo, costituito da antiossidanti, vitamine e minerali che aumenta la funzione immunitaria”.
Quali sono, invece, le diete da evitare?
“Quella che viene definita ‘Western Diet’ caratterizzata da un alto consumo di cibi trasformati, come cereali raffinati, salumi e carni rosse, dessert e dolci, cibi fritti e prodotti ricchi di grassi, elevata assunzione di zuccheri, grassi saturi e carboidrati”.
Ci possono aiutare degli integratori?
“Sì, la funzionalità di barriera dell’intestino può essere supportata dalla somministrazione di probiotici che non solo possono aiutare a migliorare l’efficienza della barriera intestinale ma a prevenire anche l’invasione di agenti patogeni intestinali”.