Si è svolto a Milano lo scorso 28 aprile un importante incontro tra endocrinologi italiani, universitari ed ospedalieri, esperti nella diagnosi e nella terapia della Malattia di Cushing. All’incontro ha partecipato anche le endocrinologhe di Humanitas Gavazzeni Marcella Montini, da molti anni dedita alla cura delle malattie ipotalamo-ipofisarie, e Rosa Miranda Testa.
La Malattia di Cushing è una condizione patologica causata da un’eccessiva produzione di cortisolo da parte della corticale del surrene a seguito della presenza di un adenoma ipofisario secernente ormone adrenocorticotropo (ACTH). I dati epidemiologi sulla incidenza e la prevalenza della Malattia di Cushing sono tuttora scarsi e riportano una incidenza annuale pari a 0.7- 2.4 nuovi casi all’anno per 1 milione di abitanti: la malattia è quindi considerata “rara” ma negli ultimi anni la sua incidenza è aumentata in funzione di una più accurata e precoce diagnosi.
Il convegno è stata l’occasione per presentare i risultati preliminari ottenuti da vari gruppi nella cura di questa patologia, utilizzando un nuovo farmaco analogo della somatostatina (pasireotide), che rappresenta un’importante e promettente risorsa nella terapia medica della Malattia di Cushing, fino ad oggi difficilmente curabile se non con l’intervento chirurgico sull’ipofisi (non sempre risolutivo e non privo di complicanze).
L’imminente disponibilità di questo nuovo farmaco (già autorizzato dall’AIFA ed erogato a carico del SSN con Legge 23/12/96 n°648), ha reso opportuna e necessaria una discussione tra alcuni dei principali esperti nazionali della Malattia di Cushing, allo scopo di chiarire i limiti e le differenze attese dal nuovo trattamento nella gestione dei pazienti nella reale pratica clinica, rispetto alle limitate esperienze disponibili oggi in letteratura.
In questo ambito, le dottoresse Montini e Testa hanno fornito il loro personale ed apprezzato contributo, frutto di anni di attività clinica e di ricerca nell’ambito delle patologie ipotalamo-ipofisarie.