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Malattie gastrointestinali, con i primi freddi aumentano i disturbi

I cambiamenti di stagione possono influire positivamente o negativamente sul nostro organismo. Nel caso dell’arrivo dei primi freddi, ad esempio, può esserci un aumento dei disturbi di natura gastrointestinale come reflusso gastroesofageo, bruciori di stomaco, colite e stipsi.

L’aumento dei disturbi dovuti a queste malattie dipendono dal cambiamento di reazione di stomaco e intestino dovuto ai nuovi fattori climatici, alla diversa alimentazione rispetto ai mesi caldi, ma anche al fatto che in questo periodo dell’anno si è più impegnati dal punto di vista lavorativo e si è più soggetti a situazioni caratterizzate da stress.

Ne chiediamo conferma al dottor Nicola Gaffuri, Responsabile dell’Unità Operativa di Gastroentrologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

«È un dato di fatto che con l’arrivo dell’autunno e più avanti dell’inverno, la nostra alimentazione subisce delle variazioni. In genere tendiamo a diminuire il consumo di frutta e verdura e ad aumentare piatti più robusti, spesso anche più ricchi di grassi. L’attività fisica subisce di solito una riduzione, si beve di meno ed effettivamente in questo periodo aumenta lo stress. Una condizione che colpisce in particolare le donne, che si trovano ad affrontare mille impegni tra lavoro, casa, figli e, spesso, anche geintori anziani da seguire».

Quali altri elementi possono influire sulla salute di stomaco e intestino?

«Influiscono, e molto, anche gli aspetti esterni. Anzitutto il fatto che le giornate si accorciano. La diminuzione delle ore di luce è una forte causa di stress perché ha ripercussioni sfavorevoli su melatonina e serotonina, neurotrasmettitori cruciali per la regolazione dell’umore e dei corretti ritmi di sonno e veglia. Altrettanto importanti sono i cambiamenti climatici. Sull’efficienza del nostro apparato digerente influiscono la diminuzione di temperatura ma anche gli sbalzi cui siamo sottoposti quando passiamo dal caldo degli ambienti chiusi al freddo dell’esterno. La loro influenza è anche indiretta: l’aumento di influenza e malattie da raffreddamento tipico di questa stagione ci porta a sottoporci spesso a terapie antibiotiche che possono essere traumatiche per l’intestino».

Quali accortezze devono osservare, in questo periodo dell’anno, coloro che già soffrono di malattie gastrointestinali?

«Devono stare bene attenti e non sottovalutare gli eventuali aumenti di sintomi, soprattutto quando si presentano con un’aumentata frequenza e con continuità. L’ideale è parlarne con proprio medico che, se sarà il caso, consiglierà una visita dal gastroenterologo».

Quali sono, in particolare, le situazioni da tenere sotto controllo?

«I primi campanelli d’allarme sono dati dalla presenza di bruciori di stomaco, reflusso gastroesofageo, gonfiori addominali oltre a stitichezza e diarrea, da sole o alternate tra loro. È un errore considerarli sintomi di poca importanza. Non dobbiamo dimenticare che un reflusso non trattato per tempo può degenerare in un’esofagite, cioè in un’infiammazione acuta, o cronica, della mucosa dell’esofago. A livello di intestino, invece, c’è il rischio che questi problemi iniziali si trasformino in sindrome del colon irritabile, condizione frequente soprattutto tra le donne adulte».

È possibile prevenire i disturbi gastrointestinali autunnali?

«È importante puntare sull’alimentazione, cercando di mantenere il più possibile lo stile alimentare estivo, continuando dunque a consumare in abbondanza frutta e verdura di stagione. Il tutto tenendo come punto fermo il regime alimentare mediterraneo, capace di assicurare carboidrati, proteine e vitamine nel giusto equilibrio. Fondamentale è bere, acqua ma anche e tisane, purché si presti attenzione alle loro composizione. Il consiglio è quello di effettuare cinque pasti al giorno, così da evitare di arrivare la sera, a cena, con troppa fame. Poi non bisogna dimenticare di svolgere un po’ di attività fisica, anche solo semplici passeggiate, regolari e frequenti. Nel caso di cure a base di antibiotici, infine, non bisogna mai dimenticare di riequilibrare la situazione con l’assunzione di fermenti lattici e probiotici».

 

(Ispirato all’articolo di Francesca Solari dal titolo: “Reflusso, colite, bruciori di stomaco, stipsi… in autunno si fanno sentire” pubblicato sul settimanale “Vero” n. 47, 20 novembre 2018)