Il melanoma non è una patologia da sottovalutare, se si pensa che nel solo 2020 in Italia se ne sono registrati ben 169mila casi. Numero che la rende la terza neoplasia cutanea più frequente, con una curva di crescita che si attesta sul 15% negli ultimi 10 anni e riguarda in particolare i giovani adulti.
Uno strumento valido per capire se dietro a un neo si nasconde un melanoma è quello che fa riferimento alle prime cinque lettere dell’alfabeto. ABCDE: ognuna di esse è l’iniziale di uno dei segnali tipici del tumore maligno della cute, patologia che deve essere individuata nei giusti tempi e che richiede una pronta diagnosi e cura: A come asimmetria, B come bordi irregolari, C come colore che tende a variare nel tempo, D come dimensioni ed E come evoluzione.
Melanoma, due regole per prevenzione e cura
Il rischio di insorgenza del melanoma può essere ridotto e la sua diagnosi può essere anticipata osservando due semplici regole. La prima è quella di prestare una particolare attenzione quando ci si espone ai raggi ultravioletti: utilizzare creme solari protettive, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde ed evitare l’esposizione ai raggi UV delle lampade abbronzanti. La seconda consiste nel tenere sotto controllo il proprio corpo, meglio se lo si fa con il supporto di visite dermatologiche, soprattutto se si rientra in una delle categorie “a rischio”, che sono quelle in cui rientrano le persone con la pelle particolarmente chiara, che hanno in famiglia parenti già affetti da questa patologia o che hanno avuto esse stesse una pregressa diagnosi di melanoma.
Le nuove soluzioni terapeutiche contro il melanoma
Nell’ultimo decennio i pazienti affetti da melanoma hanno potuto godere di uno scenario terapeutico in continua evoluzione, che si è arricchito di nuove possibilità di cura, tra cui spiccano l’immunoterapia e la terapia “a bersaglio molecolare”. Quando utilizzate in modo adeguato, queste soluzioni di cura consentono di aumentare in modo considerevole le guarigioni delle persone con melanoma localizzato, in associazione con la chirurgia, e di mantenere in remissione per anni, se non per sempre, le malattie metastatiche, comprese quelle della pelle.
A questo fine è oggi più che mai importante che chiunque abbia una diagnosi di melanoma venga valutato nell’ambito di Centri di Cura che siano forniti di tutte le competenze cliniche e scientifiche proprie di una realtà multidisciplinare.
Il corso “Melanoma nuovi percorsi di cura”
Le nuove frontiere di cura del melanoma sono al centro del corso dal titolo “Melanoma nuovi percorsi di cura”, accreditato ECM, in programma il prossimo 25 ottobre 2023 nella sala riunioni dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Bergamo. Obiettivo del corso è fornire ai medici di medicina generale e agli specialisti una panoramica generale delle possibilità di trattamento dei pazienti affetti da melanoma nelle diverse fasi di diagnosi della malattia, focalizzata sui percorsi di terapia medica.
«Il melanoma è l’unico tumore solido che è passato da una totale assenza di cura a trattamenti che sono in grado di aumentare di molto la sopravvivenza fino anche alla guarigione di pazienti con malattia avanzata quali l’immunoterapia, applicabile a tutti i tumori cutanei – sottolinea il dottor Tommaso Martino De Pas, responsabile dell’Oncologia medica di Humanitas Gavazzeni e responsabile scientifico del corso –, e la terapia a bersaglio molecolare, utile nei casi di tumore con mutazione genetica. Trattamenti oserei dire rivoluzionari, che a Bergamo, in Humanitas Gavazzeni, mettiamo in campo in qualità di Centro prescrittore».
Scenari fino a 10 anni fa impensabili
Nell’incontro del 25 ottobre, la cui partecipazione è gratuita ma richiede la prenotazione, interverranno specialisti con una consolidata esperienza in questa branca dell’oncologia per trattare, tra gli altri approfondimenti, delle opzioni terapeutiche (dottoressa Emilia Cocorocchio), della terapia neoadiuvante e adiuvante e della gestione del paziente metastatico (dottoressa Laura Pala).
«Circa il 75% dei pazienti con melanoma metastatico ai linfonodi – aggiunge il dottor De Pas – è libero da malattia a oltre 1 anno di osservazione grazie all’utilizzo delle schedule più recenti di immunoterapia, e circa la metà dei pazienti con melanoma metastatico è oggi viva dopo oltre 6 anni dall’avvio dei trattamenti e molti di queste persone sembrano ormai poter essere considerate guarite per sempre. Scenari che fino a una decina di anni fa erano impensabili».
Corso “Melanoma nuovi percorsi di cura”, info e prenotazione
25 ottobre 2023 – ore 19.30
Melanoma nuovi percorsi di cura
Sala riunioni OMCeO
Via Giacomo Manzù 25 – 24122 Bergamo
Il corso è gratuito con prenotazione obbligatoria, che può essere eseguita:
- telefonando al numero 035 4204787
- scrivendo all’indirizzo email: formazione.ecm@gavazzeni.it
- accedendo a questa pagina web
