In Italia, l’ipertensione arteriosa, comunemente conosciuta come “pressione alta”, rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari.
I dati più recenti confermano che più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. Inoltre, l’ipertensione arteriosa è anche in aumento tra bambini, adolescenti e giovani e pari a circa il 10%.
La Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League, è in programma il 17 maggio di ogni anno e ha l’obiettivo di prevenire l’ipertensione e diffondere la cultura sulla corretta misurazione della pressione.
Ne parliamo con il dottor Franco Santoro, cardiologo di Humanitas Gavazzeni e Humanitas Medical Care di Bergamo.
Dottor Santoro, quali sono i valori di una pressione corretta?
“Bisogna prima di tutto sfatare quello che si diceva anni fa, vale a dire che la pressione corretta era indicato dal valore che si otteneva sommando il numero 100 al numero della propria età. Adesso ci sono dei criteri abbastanza rigidi, per cui la pressione ideale sarebbe 120 / 80. Diciamo che non deve andare oltre i 140 / 90 e non deve scendere sotto i 90 / 60″.
Con quali sintomi di presenta la pressione alta o bassa?
“Per la pressione alta possiamo avere testa confusa o mal di testa, mentre per la pressione bassa possiamo avere vertigini, senso di mancamento e spossatezza, oltre agli estremi come senso di offuscamento della vista e perdita di coscienza”.
Si può prevenire la pressione alta?
“Come prevenzione è fondamentale avere una sana abitudine di vita alimentare e di movimento. Importante è bere molta acqua e ridurre l’apporto di sale in ciò che mangiamo perché la presenza di sale richiama liquidi nelle nostre arterie, aumentando così la pressione, così come fare attività fisica che è in grado di abbassare la frequenza cardiaca e la pressione”.