Nel parco secolare di Humanitas Gavazzeni fiorisce la memoria: un angolo di primule, simbolo della primavera che sta per tornare ma anche ricordo delle tante persone che ci hanno lasciato nella fase più critica della pandemia. Un’aiuola per ricordare e pensare, in un’area del parco interessata dal passaggio continuo di professionisti, pazienti e loro familiari.
Accanto ai fiori, una targa con QR code rimanda al podcast “Il coraggio e la memoria”, realizzato per il primo anniversario della pandemia con le voci di medici, infermieri, personale di staff degli ospedali Humanitas di Bergamo impegnati in prima linea. Il 21 febbraio 2020, all’inizio dell’emergenza SARS-CoV-2, Humanitas Gavazzeni ha dovuto cambiare radicalmente pelle trasformandosi in un ospedale completamente dedicato alla lotta al Covid. Questo è stato possibile grazie all’instancabile lavoro e dedizione di tutte le équipe di professionisti che si sono messi in gioco per fronteggiare un nemico sconosciuto, facendo squadra attorno ai pazienti e trovando soluzioni a problemi mai visti prima.
Nei mesi più critici, furono curate più di mille persone: molte si sono salvate, molte non ce l’hanno fatta. Tra loro, anche due colleghi: il dott. Italo Nosari, diabetologo di Humanitas Gavazzeni, e il dott. Marino Chiodi, oculista di Humanitas Castelli. D’ora in poi, la memoria di tutte queste persone sarà coltivata anche dai fiori del giardino.