Ogni volta che un medico ha bisogno di osservare l’interno del nostro corpo per fare una diagnosi, ricorre all’aiuto della Diagnostica per Immagini, cioè della Radiologia.
Mediante l’utilizzo di raggi X, apparecchiature ormai molto sofisticate sono in grado di produrre immagini in tempi molto rapidi, anche in 3D, grazie a software dedicati e ad hardware sempre più performanti.
Come vengono gestite le dosi da radiazioni ricevute dai pazienti?
Le dosi ricevute dai pazienti dipendono da vari fattori quali la quantità dei raggi X utilizzati, la modalità d’esame e il peso del paziente stesso. Inoltre il rischio che il loro utilizzo comporta dipende da altri fattori quali il sesso, l’età del paziente e la parte del corpo esaminata; infatti differenti tessuti e organi hanno sensibilità diverse alle radiazioni ionizzanti.
Da qui nasce la necessità di una precisa politica di gestione della dose al fine di ridurre la quantità di radiazioni erogate garantendo, comunque, la qualità delle immagini necessaria alla soluzione dei quesiti diagnostici.
«Il software DoseWatch G.E., di cui Humanitas Gavazzeni è dotata dal 2016 – spiega Paolo Salmoiraghi, responsabile della Fisica Medica di Humanitas Gavazzeni, che lavora a stretto contatto con i radiologi su questo fronte – è un importante strumento di lavoro per poter garantire un corretto bilanciamento tra la migliore qualità dell’immagine diagnostica e il contenimento delle dosi da radiazioni ai pazienti. Per mezzo di questo software, infatti, è possibile raccogliere tutte le informazioni necessarie all’analisi delle modalità di esecuzione degli esami e, sulla base di queste, costruire un processo di ottimizzazione e di standardizzazione dei protocolli clinici di uso quotidiano».
Un team per monitorare i livelli di dose erogati
Per ottenere questo risultato si è creato un team composto da radiologi, fisici e tecnici di radiologia medica, appositamente formato per monitorare e continuamente ottimizzare i livelli di dose erogati. DoseWatch ha già archiviato, da quando è stato installato, i dati di circa 47mila esami con Tomografia Computerizzata (TC).
«Dall’elaborazione di questa notevole quantità di dati – prosegue il dottor Salmoiraghi – è stato possibile confrontare gli indicatori dosimetrici di varie tipologie di esame, ottenuti presso il nostro ospedale con analoghi valori di riferimento accettati sia a livello nazionale, sia europeo. Sulla base di questi, sono stati ottimizzati i protocolli clinici. I risultati sono molto soddisfacenti: un miglioramento significativo, dal punto di vista dosimetrico, è già stato ottenuto modificando i parametri di acquisizione degli esami TC del torace e dell’addome».
Obiettivo: diminuzione della dose da radiazioni
La diminuzione della dose da radiazioni costituisce un obiettivo sul quale è in prima linea anche la Società Europea di Radiologia che, con il programma Eurosafe Imaging, promuove criteri di qualità nella diagnostica per immagini al fine di monitorare e gestire al meglio la dose da radiazioni.
Proprio nel 2019, Humanitas Gavazzeni ha ottenuto quattro stelle Eurosafe Imaging (in una scala da uno a cinque), certificando, in questo modo, il suo impegno in questo ambito. In Italia, fino ad ora, sono solo 10 le strutture ospedaliere ad avere conseguito questa importante certificazione.
Vari sono stati i parametri valutati dalla Società Europea di Radiologia: definizione ed utilizzo di protocolli TC, uso di sistemi tendenti a ridurre la dose da radiazioni, partecipazione ad audit per il miglioramento della qualità ed adesione a protocolli pediatrici.