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S.O.S frattura dell’osso, cosa fare?

Sabato 17 giugno a Bergamo torna Strawoman, la corsa non competitiva dedicata alle donne arrivata alla sua XIII edizione, ed aperta a chiunque voglia passare una serata all’insegna della corsa e del benessere. Non è necessario essere delle runner esperte, basta avere entusiasmo e tanta voglia di divertirsi.

Anche quest’anno Humanitas Medical Care, la rete di centri medici e centri prelievi di Humanitas, posizionati in punti strategici di città e provincia, è partner scientifico dell’evento con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare sull’importanza del movimento per la nostra salute. La corsa (due i percorsi previsti – 5 o 10 chilometri – tra Città Bassa e il centro storico di Città Alta, passando per le Mura Venete) partirà alle 21, ma, dalle ore 18, sul Sentierone sarà allestito lo “Sportpiù StraWoman Humanitas Village” dove gli specialisti di Humanitas Medical Care di Bergamo offriranno consulti gratuiti dedicati alla prevenzione di patologie ortopediche per una corsa in salute.

Tra di loro ci sarà anche il dottor Luca Usai, ortopedico di Humanitas Gavazzeni e Medical Care area Bergamo, con cui abbiamo parlato di come intervenire in caso di  frattura durante l’attività sportiva.

Dottor Usai, cosa si intende per frattura di un osso?

“Con il termine frattura identifichiamo la perdita di continuità del profilo di un osso. Solitamente è dovuta a traumi d’impatto, come per una caduta, ma può anche essere causata da micro-traumi reiterati nel tempo dovuti a gesti sportivi ripetuti non ‘corretti’ e particolari condizioni biomeccaniche che sottopongono il nostro scheletro a uno stress da un sovraccarico funzionale; sovraccarico che non sempre i muscoli riescono ad assorbire, portando a un tipo particolare di frattura (nota con il nome di “frattura da stress”), a cui sono maggiormente sottoposti maratoneti, ballerini e ginnasti, saltatori e giocatori di basket, canoisti”.

Parliamo della corsa. Quali sono le ossa più esposte a rischio di frattura?

“Durante la corsa quelle maggiormente esposte sono le ossa che più assorbono l’impatto con il terreno. Se ci riferiamo alle fratture da stress, sono coinvolte le ossa del piede come, ad esempio, i metatarsi. In base al tipo di evento traumatico, invece, possono essere colpite sia le ossa degli arti inferiori, come avviene a seguito di gravi distorsioni, sia quelle degli arti superiori in caso la caduta con impatto sia stata diretta al polso o al braccio”.

Come distinguere una slogatura da una frattura?

“In caso di frattura i sintomi sono caratterizzati da dolore molto forte nel punto esatto in cui l’osso si è fratturato, gonfiore locale e grave difficoltà o impossibilità di muovere l’articolazione coinvolta. In una distorsione, invece, i sintomi sono molto più lievi ed è maggiormente possibile la mobilizzazione dall’arto dopo il trauma”.

In caso di frattura durante una corsa, cosa è consigliato fare?

“La prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. In attesa che arrivino, è bene mantenere immobilizzato l’arto coinvolto evitando di fare manovre azzardate. In caso di infortuni lievi, è utile applicare localmente ghiaccio istantaneo, da avere con sé nel proprio ‘kit di pronto intervento’ durante un’attività sportiva. Il consiglio è anche evitare di correre da soli: a giovarne non sarà solo la nostra salute, ma anche l’umore”.

Ortopedia e Traumatologia