La SPECT/CT permette di analizzare l’intero organismo umano alla ricerca di varie patologie. Con questo esame è oggi possibile ottenere in un unico colpo le informazioni funzionali offerte dalla scintigrafia – nel caso specifico eseguita con l’utilizzo di una gamma-camera – e quelle morfologiche che sono tipiche della tomografia computerizzata. Il tutto con un sensibile risparmio di risorse e di tempo, considerato che l’esecuzione della SPECT/CT ha una durata che non è superiore ai 20 minuti.
Ne parliamo con la dottoressa Lucia Setti, responsabile della Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni.
Per quali ambiti diagnostici può essere utilizzata la SPEC/CT?
«La SPECT/CT è utile per vari quesiti e riguarda in modo del tutto trasversale varie discipline mediche come l’oncologia, l’ortopedia, la cardiologia, la chirurgia toracica, la neurologia, l’endocrinologia. Questo esame può essere ad esempio utilizzato per la valutazione della funzione renale o di quella tiroidea, per lo studio di protesi articolari che procurano dolore, per l’inquadramento della cardiopatia ischemica o anche come strumento di centratura del linfonodo sentinella nella chirurgia senologica o del melanoma».
Un risultato che viene ottenuto grazie all’utilizzo di strumentazioni altamente specializzate…
«È proprio così. La gamma-camera SPECT/CT – insieme al tomografo PET/CT, dedicato principalmente alla valutazione metabolica e recettoriale delle patologie – contribuisce alla diffusione dell’imaging medico-nucleare nell’iter diagnostico-terapeutico di varie patologie e di molti pazienti, che vengono presi in carico e trattati con un approccio di tipo multidisciplinare».
Quale tipo di valutazione consente la SPECT/CT?
«L’esecuzione della SPECT/CT può essere finalizzata all’ottenimento di una valutazione total body, relativa cioè all’intero corpo del paziente, o mirata a un distretto specifico come il collo, il torace, il cervello, l’addome o le articolazioni, a seconda di quella che è la richiesta clinica dello specialista che ha eseguito la visita sul paziente e che ritiene di avere bisogno di indagini diagnostiche più accurate».
Quali sono le caratteristiche delle informazioni fornite dalla SPECT/CT?
«Grazie all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione e all’integrazione di software che sfruttano l’intelligenza artificiale, la SPECT/CT consente di ottenere immagini di grande qualità, che aumentano l’accuratezza diagnostica dell’esame e forniscono informazioni importanti per le eventuali scelte terapeutiche successive. Con un ulteriore vantaggio, coincidente con il fatto che grazie alla grande sensibilità della nuova SPECT e all’utilizzo di imaging CT low dose, a bassa dose, è possibile ridurre la quantità di radiofarmaco che viene somministrata ai pazienti e, di conseguenza, l’esposizione del paziente a radiazioni ionizzanti. Infine, visti i tempi di esecuzione relativamente contenuti, questo esame è ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti, anche da chi soffre di claustrofobia o ha difficoltà a mantenere a lungo una posizione supina».