La salute del cuore e del nostro apparato cardiocircolatorio passa attraverso l’adozione di stili di vita sani.
Una regola che vale ancor più nella società occidentale dove sempre più si tende a fare scelte di vita non sempre rispettose della salute, soprattutto dal punto di vista alimentare e da quello dell’attività fisica.
Ne parliamo con gli specialisti del Centro Cardio di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Quanto è importante seguire corretti stili di vita per evitare malattie di origine cardiovascolare?
«È importantissimo. Nel mondo occidentale si mangia troppo, tutti hanno un eccesso calorico divenuto ormai cronico e si fa una vita, soprattutto con il trascorrere degli anni, sempre meno attiva dal punto di vista fisico. Da noi le malattie cardiovascolari si sono sviluppate soprattutto negli ultimi cento anni, proprio a causa degli stili di vita sbagliati. Sono molto presenti dove si registra un alto consumo di grassi e dove è diffuso il fumo di sigarette e affini».
Fumo e alcol possono essere assunti in quantità basse o vanno aboliti del tutto?
«Negli ultimi anni in Italia si è registrato un calo dei consumi di tabacco, situazione che ha generato una diminuzione degli infarti acuti, quelli più gravi, in cui si occlude completamente un’arteria per formazione di una trombosi. Basta questo per comprendere che il fumo va evitato del tutto, mentre dal punto di vista vascolare basse quantità di alcolici – corrispondente al consumo di un paio di bicchieri di vino durante la cena – non aumentano il rischio di malattia. Anzi, secondo alcuni studi potrebbero avere anche un effetto protettivo, grazie alla capacità vasodilatatoria dell’alcol stesso. Da evitare del tutto, invece, l’assunzione di alcol in dosi massicce per il suo forte contenuto calorico e per la possibilità che si sviluppino effetti negativi dal punto di vista vascolare, soprattutto quando può essere associato ad altri fattori come l’obesità».
Lo sport e l’attività fisica aiutano a prevenire i problemi al cuore?
«Invecchiando, un’attività sportiva regolare e moderata, proporzionata alle proprie capacità, è molto efficace dal punto di vista della prevenzione dei rischi vascolari. L’allenamento deve essere costante – almeno tre volte la settimana – e non oltre certi limiti, perché uno stress fisico improvviso, senza la dovuta preparazione, potrebbe provocare attacchi cardiaci. Ciascuna persona ha un livello di capacità fisica che varia a seconda dell’età. Bisogna riuscire a trovare la giusta via di mezzo: non sforzi troppo intensi ed elevati, ma nemmeno una vita troppo sedentaria. Ognuno deve riuscire ad autoregolarsi in base alla propria età e alla propria capacità fisica».