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Tumori neuroendocrini: quali le cure? Il convegno dedicato

I tumori neuroendocrini, pur essendo classificati tra i tumori più rari, registrano un aumento di incidenza. Ma poco si conosce delle loro caratteristiche, diagnosi e terapie.

Per cercare di scoprire di più questi tumori è stato organizzato, mercoledì 4 maggio, l’incontro formativo dal titolo “Diagnosi e terapia dei tumori neuroendocrini: cosa fare nel 2022” a cura di Humanitas Gavazzeni di Bergamo e l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Bergamo e riconosciuto come corso ECM.

Un momento di formazione gratuito e aperto a tutti i medici specialisti e medici di medicina generale con prenotazione obbligatoria gratuita sul sito www.humanitasedu.it oppure telefonando a 0354204787.

Responsabile scientifico dell’evento il professor Giovanni Dapri, direttore della Chirurgia mini invasiva generale e oncologica di Humanitas Gavazzeni di Bergamo, che coordinerà i diversi specialisti dell’incontro con l’obiettivo di fornire elementi diagnostici e terapeutici che consentano ai medici partecipanti di migliorare la loro capacità gestionale di fronte a questa patologia, illustrando le più moderne modalità di approccio.

Le neoplasie neuroendocrine originano da cellule del sistema neuroendocrino diffuso in grado di colpire diversi organi: intestino, pancreas, polmone, stomaco e surrene. Ne fanno parte, ad esempio, i tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici, il neuroblastoma, le neoplasie endocrine multiple ereditarie (MEN) e il carcinoma a cellule di Merkel.

Si tratta di tumori biologicamente molto diversi tra loro nella presentazione, differenziazione e prognosi. Alcuni sono a decorso lento, altri sono più aggressivi. Ad oggi, grazie a nuove ricerche, sono aumentate le possibilità di trattamento. Parliamo di chirurgia negli stadi precoci, terapia locoregionale nei tumori localmente avanzati oltre a molteplici proposte nelle forme avanzate: chemioterapia, terapie biologiche come analoghi della somatostatina, terapie a bersaglio molecolare.

Fondamentale nel trattamento dei tumori neuroendocrini è l’approccio multidisciplinare. Per questo motivo, nel corso dell’incontro, verrà data voce ai differenti e fondamentali ruoli delle diverse specialità che sono coinvolte nel percorso di cura.

Dalle figure dedicate alla diagnosi: il patologo nella classificazione istologica, il radiologo con l’imaging radiologico, il medico nucleare con la valutazione radiorecettoriale e metabolica della cellula tumore); fino ai diversi approcci terapeutici: del radiologo interventista con, ad esempio, la radiofrequenza, dell’oncologo con le terapie mediche della malattia in fase metastatica, del medico nucleare con la terapia radiorecettoriale e del chirurgo con le ultime innovazioni laparoscopiche.

L’incontro, riservato a medici di medicina generale e specialisti, si terrà mercoledì 4 maggio dalle 19.30 alle 22.30 presso la sala riunioni OMCeO di Bergamo in via Manzù 25.

Testo tratto dall’articolo pubblicato dalla testata “Eco di Bergamo” del 17 aprile 2022 dal titolo “Tumori neuroendocrini, crescono le possibilità di trattamento”

Direttore Chirurgia Mini-Invasiva Generale e Oncologica

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