Una nuova palestra “cardiologica”, interamente dedicata ai pazienti che hanno avuto patologie cardiache e che, una volta usciti dal percorso chirurgico o terapeutico in ospedale, devono affrontare la riabilitazione, un altro importante tassello per la ripresa della propria normale vita quotidiana.
Humanitas Gavazzeni ha attivato da poche settimane una nuova palestra interamente dedicata alla riabilitazione cardiologica, attigua al reparto di cardiologia che si trova nel blocco B dell’ospedale, al secondo piano.
Uno spazio raccolto, con una bella vista su Città Alta, in cui ogni giorno una decina di pazienti possono seguire il programma di riabilitazione impostato dai medici e seguito, passo dopo passo, dai fisioterapisti.
Nella nuova palestra sono stati posizionati 4 cicloergometri/cyclette e 1 tapis roulant sul quale è possibile praticare una corsa sul posto, simulando il gesto atletico con differenti carichi. Queste macchine possono essere impostate e monitorate da una postazione esterna dal fisioterapista, così da tenere sotto stretto controllo le condizione di salute del paziente. Sono presenti inoltre barre parallele per ricominciare a camminare, 4 stepper per simulare la camminata per le scale, fasce pettorali per rilevare l’elettrocardiogramma durante gli esercizi che i pazienti effettuano su cyclette e tapis roulant trasmettendo i dati via bluetooth, un box riservato per visita medica, prelievi ed eventuali trattamenti specifici di fisioterapia oltre agli spogliatoi per uomini e donne.
La palestra, oltre che per i programmi riabilitativi dei pazienti ricoverati in Humanitas Gavazzeni, viene anche utilizzata per i MAC cardiologici – Macroattività Ambulatoriale Complessa – e per riunioni divulgative aperte al pubblico come, ad esempio, il ciclo di incontri “Ho a cuore il mio cuore”.
«Sono diversi gli studi che dimostrano come la riabilitazione possa dare notevoli benefici dopo che si è stati colpiti da un evento cardiaco acuto come, ad esempio, un infarto – spiega Bruno Passaretti, cardiologo, responsabile dell’Unità operativa di Riabilitazione di Humanitas Gavazzeni –. Un beneficio dovuto da una parte al fatto di riprendere una buona attività fisica ma, dall’altra, anche all’insegnamento di un corretto stile di vita in cui si devono eliminare abitudini dannose come il fumo, alimentazione inadeguata, stress e sedentarietà. Gli ultimi dati che arrivano dalla letteratura scientifica cardiologica statunitense stimano che 4 infarti su 5 possano essere evitati grazie a un corretto stile di vita: l’astensione dal fumo, un’alimentazione corretta, un consumo moderato di alcool, un peso corporeo ideale e un’attività fisica moderata quotidiana possono ridurre il rischio di essere colpiti da infarto del 79%. Tornando alla riabilitazione cardiologica, il beneficio è indipendente dal setting in cui questa viene effettuata, in degenza o in ambulatorio. E’ su questo presupposto che si fondano i MAC dove all’attività fisica si uniscono visita quotidiana, prelievi del sangue, consulenze con dietologo, psicologo, diabetologo e un’educazione sanitaria alla prevenzione e al corretto stile di vita».