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Una TAC a 128 “strati” per essere più veloci e “vedere” meglio


La super tecnologia della nuova TC a 128 strati in uso oggi in Humanitas Gavazzeni consente di effettuare esami di altà qualità riducendo le dosi di raggi X che vengono somministrate ai pazienti.

Humanitas Gavazzeni continua il suo aggiornamento tecnologico per fornire ai suoi pazienti strumenti diagnostici e terapeutici sempre più efficaci. Si posiziona in questo contesto la nuova TC (TAC), un Tomografo Computerizzato a 128 slices (o strati) di ultima generazione.

Una macchina che consente, grazie alla velocità di esecuzione e a potenti software di ricostruzione delle immagini, di effettuare esami di alta qualità utilizzando basse dosi di radiazioni anche in pazienti affetti da patologie dell’apparato cardiovascolare. Un’eccellenza tecnologica che si aggiunge a un’altra TC a 64 slices e al già corposo parco macchine, in particolare di Risonanza Magnetica.

«Questa nuova TC a 128 strati è un avanzamento sostanziale rispetto allo standard delle macchine a 16 e 64 strati – spiega Enzo Angeli, responsabile della Radiologia e Diagnostica per Immagini di Humanitas Gavazzeni –. La nuova tecnologia consente in primo luogo di ridurre le dosi di raggi X che somministriamo ai pazienti, e questo è un tema sempre più di attualità: causa l’elevato numero di esami eseguiti a scopo diagnostico, la TC è infatti la prima fonte artificiale di radioesposizione delle popolazioni, ed è quindi nostro dovere ridurre le dosi al minimo sufficiente per un’efficace informazione diagnostica. In secondo luogo è fondamentale, in ambito cardiovascolare, poter contare su una maggiore velocità di produzione e ricostruzione delle immagini. Per studiare l’albero coronarico, in continuo movimento, ci serve una macchina molto veloce; questa TC a 128 strati ci consentirà di “congelare” il movimento del cuore in pochi battiti».

Il tempo di esecuzione per il paziente non cambia. Tra preparazione, posizionamento ed esecuzione si è sempre attorno ai 15 minuti. «L’acquisizione delle immagini è davvero velocissima – aggiunge Alessandro Zanello, responsabile della sezione di Risonanza Magnetica di Humanitas Gavazzeni – in pochi secondi l’esame è fatto. Non è come la Risonanza Magnetica dove il paziente deve rimanere fermo per un certo tempo; ad alcuni pazienti non chiediamo neanche di bloccare il respiro. Ovviamente l’esame viene adattato al paziente: dopo la fase di centratura si decide come eseguire l’esame in base al quesito clinico».

Questa nuova TC giunge in Humanitas Gavazzeni insieme a una nuova piattaforma di controllo delle dosi erogate (Dose Watch), che a breve sarà estesa anche ad altre strumentazioni. «Si tratta di un software – aggiunge Enzo Angeli – che ci consentirà di valutare in modo semplice e sintetico l’appropriatezza delle dosi che eroghiamo al paziente, a secondo del tipo di esame e del quesito clinico. Ci diamo 6 mesi di sperimentazione con l’obiettivo di arrivare a protocolli di esame il più possibile ottimizzati e rispettosi delle normative e della salute dei nostri pazienti».

Articolo pubblicato domenica 17 aprile 2016 sul quotidiano “L’Eco di Bergamo” .