Durante l’estate, le persone che soffrono di vene varicose devono osservare alcuni fondamentali comportamenti per evitare che la salute delle proprie gambe peggiori in modo repentino ed evidente.
«In particolare – avverte il dottor Claudio Pecis, chirurgo vascolare di Humanitas Gavazzeni Bergamo – bisogna essere pronti ad affrontare alcuni grandi nemici come il caldo, il peso superfluo, una cattiva qualità della vita e un’alimentazione poco attenta».
Il caldo e l’umidità, spietati vasodilatatori
«Soffrire di vene varicose – spiega lo specialista – significa avere le vene delle gambe dilatate al punto che il sangue fatica a risalire verso il cuore perché la pressione di spinta non è tale da vincere del tutto la forza di gravità. Il caldo, e ancor più l’umidità, contribuiscono ad aumentare questa dilatazione e quindi ad agevolare la stagnazione del sangue a livello delle caviglie».
Come contrastare questo rischio? «Non esponendo le gambe troppo a lungo al sole e proteggendole con creme ad alta protezione, che respingano le radiazioni solari e non permettano un eccessivo riscaldamento della pelle e, di conseguenza, dell’intera struttura degli arti inferiori. Sono invece da evitare i gel rinfrescanti, che danno un beneficio solo momentaneo ed effimero perché essendo a base di alcol producono una dannosa disidratazione della pelle».
L’importanza del movimento
Importante è anche fare molto movimento: «Una breve camminata permette di “muovere” la circolazione del sangue verso l’alto perché l’attivazione dei muscoli del polpaccio provoca la contrazione delle vene e la produzione di una contropressione ideale. Attenzione, lo stesso risultato non lo si ottiene andando in bicicletta, perché in quel caso si attiva per lo più il muscolo della coscia, che non produce lo stesso effetto. È importante scegliere l’ora giusta per la camminata, l’ideale è la prima mattina, magari nell’acqua del mare, mentre da evitare sono ovviamente le ore più calde, quelle che vanno dalle 11 alle 15».
Non è necessario dover uscire di casa a tutti i costi. «L’attivazione della circolazione delle gambe può essere eseguita anche con semplici esercizi da svolgere appena svegli o prima di andare a dormire – sottolinea il dottore – come mettersi sdraiati e far roteare le caviglie, oppure stare in piedi e premere sulle punte alzando i talloni, così da contrarre il muscolo del polpaccio e “spremere” la suola del piede, il punto in cui il sangue tende a ristagnare maggiormente».
Niente fumo e occhio all’alimentazione
Per evitare i rischi generati dalle varici, consiglia l’esperto «bisognerebbe eliminare del tutto il fumo di sigarette e cercare di arrivare all’estate in una situazione di non sovrappeso eccessivo. Il peso forma iniziale è importante, visto che in questi mesi si tende comunque a metter su qualche chilo. Per il resto, i consigli alimentari più importanti sono questi: ridurre il sale, abolire o per lo meno diminuire gli alcolici e il caffè – che sono potenti vasodilatatori –, consumare tanta frutta e verdura ricche di antiossidanti, bere molta acqua per idratare».
Indumenti comodi e pelle sotto controllo
Detto che l’ideale è indossare indumenti comodi, mai pantaloni troppo attillati, è bene ricordare che «le calze elastiche possono essere evitate, anche quando si fanno lunghi viaggi purché si provveda ogni tanto a sgranchire le gambe facendo quattro passi o a eseguire gli esercizi di riattivazione della circolazione. Se possibile, quando si è seduti bisognerebbe cercare di tenere le gambe un po’ sollevate e comunque mai accavallate».
Per concludere, una piccola attenzione va riservata alla salute della pelle, che se è disidratata può produrre anch’essa effetti vasodilatatori. La soluzione ideale proposta dal chirurgo vascolare sono «la vitamina C e la vitamina E, che sono degli ottimi ricostituenti e possono essere assunte attraverso alimenti, creme o anche integratori».
(Ispirato all’articolo “Il caldo dilata le vene varicose: «Ecco come proteggersi»”, pubblicato sul quotidiano “L’Eco di Bergamo” di domenica 19 luglio 2020)