Tutto esaurito per le visite specialistiche gratuite messe a disposizione per la mattinata del 26 maggio e del 4 giugno in Humanitas Gavazzeni in occasione della 14°Giornata nazionale del Sollievo presso l’Ambulatorio di terapia del dolore .
Le visite,erano rivolte a coloro che necessitano di un supporto specialistico per la gestione del dolore associato alle patologie di cui soffrono, e resistente ai trattamenti antidolorifici adottati.
Il dolore cronico è uno dei più rilevanti problemi sanitari in Europa e nel mondo e ha conseguenze invalidanti fisiche e piscologiche sulle persone. «Il dolore si definisce cronico quando dura oltre i 3/6 mesi – spiega Giambattista Villa, responsabile del servizio di Terapia del dolore di Humanitas Gavazzeni –. È una sofferenza persistente che se non si riesce a fermare finisce per diventare una vera e propria tortura. Mentre il dolore acuto è un segnale importante, un campanello d’allarme per dirci che qualcosa non funziona, il dolore cronico è dannoso se non riusciamo a sconfiggerlo».
I farmaci sono la prima risorsa utilizzata per bloccare o attenuare il dolore cronico, ma spesso non bastano. «Se i trattamenti farmacologici non sono sufficienti lo specialista, il terapista del dolore, è in grado di mettere a disposizione del paziente procedure antalgiche mininvasive, la maggior parte eseguite in anestesia locale, che consentono di alleviare il sintomo e restituire una buona qualità di vita – aggiunge Giambattista Villa –. Piccoli aghi, cateteri o elettrodi vengono posizionati fino a raggiungere e trattare i punti da cui origina il dolore, così da alleviarlo. In alcuni casi, come ad esempio nella decompressione discale meccanica, utilizziamo anche un piccolo ago rotante che ci permette di asportare piccole quantità di disco invertebrale così da alleviare la pressione all’origine del dolore. L’utilizzo di queste diverse procedure percutanee permette spesso di non arrivare e all’intervento chirurgico».