IL ROBOT PER
LA CURA DEL
CUORE:
PICCOLE
CICATRICI E
PRECISIONE
MILLIMETRICA.
UNA SQUADRA DI MEDICI, INFERMIERI E STAFF DEDICATA ALLA CURA DEL TUO CUORE.
Nel 2019 l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo è stato il primo centro in Italia ad attivare un programma di cardiochirurgia robotica, massima espressione di innovazione tecnologica in ambito cardiochirurgico.
Humanitas Gavazzeni a Bergamo si inserisce tra i 26 centri europei (2 in Italia) in cui è attivo un programma di tecnologia robotica applicato per la cura del cuore.
Questa tecnica innovativa ha consentito inoltre di avvalersi di tecnologie sempre più all’avanguardia, come gli smartglasses (speciali “occhiali” utilizzati in sala operatoria che consentono di sfruttare la realtà aumentata e l’esperienza di professionisti a distanza) e il telementoring (una innovativa modalità di controllo del campo operatorio con la partecipazione virtuale in diretta di specialisti non presenti in sala).
Patologia
L’utilizzo del robot permette di risolvere le patologie della valvola mitrale (dall’insufficienza alla stenosi), così come i difetti congeniti (difetto inter-atriale), l’insufficienza della valvola tricuspide e la patologia coronarica.
Vantaggi clinici
Vantaggi per il paziente fisici e psicologici
Il robot al fianco del cardiochirurgo e del paziente
L’utilizzo del robot consente di intervenire a livello del cuore in modo preciso ed efficace oltre che “soft”
Con il robot, il cardiochirurgo potenzia:
La precisione
l’estrema accuratezza della mano robotica riduce al minimo il trauma dei tessuti ed elimina il tremore fisiologico della mano umana
La vista
amplificata 10X che permette di cogliere anche il più piccolo dettaglio. Inoltre la telecamera del braccio robotico comporta un’esposizione migliore del sito chirurgico e del luogo su cui si interviene
Il gesto chirurgico
la rotazione dei polsi a 360° permette l’ambidestrismo e maggiore velocità nel gesto chirurgico
Il percorso
Il percorso diagnostico-terapeutico per la cura della patologia valvolare:
Nel caso in cui il paziente debba sottoporsi ad intervento cardiochirurgico, il cardiologo affida il paziente alle cure del cardiochirurgo
Accertamenti diagnostici utili per patologia valvolare: ecocardio transtoracico o ecocardio transesofageo per valutare la morfologia della valvola e il suo funzionamento
Visita dal cardiochirurgo: spetta al cardiochirurgo, all’interno di un percorso multidisciplinare e dopo aver valutato le condizioni cliniche del paziente*, decidere il miglior tipo di intervento per ogni caso con l’obiettivo di offrire come prioritaria la soluzione a minor impatto fisico (dalla cardiochirurgia robotica, alla cardiochirurgia mininvasiva fino alla chirurgia classica con sternotomia, se le condizioni cliniche e strumentali non permettono le due tecniche meno invasive)
*fragilità del paziente data dall’età (biologica e anagrafica), dai fattori di rischio e comorbidità (presenza di altre patologie)
La tecnologia di sala operatoria verrà accompagnata — nella fase perioperatoria — da tecniche diagnostiche di ultima generazione (esempio TAC cuore) che permettono di individuare in maniera anatomicamente precisa tutti i vasi venosi e arteriosi, oltre che la disposizione spaziale del cuore, personalizzando al massimo l’intervento
Il team dedicato
Fondamentale per l’utilizzo del robot in cardiochirurgia è la preparazione dell’intera squadra di professionisti della sala operatoria: un team dotato di differenti capacità tecniche con figure come anestesisti, perfusionisti, infermieri e operatori socio sanitari, sotto il coordinamento dei cardiochirurghi specializzati in Cardiochirurgia Robotica.
Per questo tutto il team ha seguito un training specifico europeo per il trattamento delle patologie della valvola mitrale (presso l’Orsi Academy di Melle e il Centro di Addestramento Europeo, l’ospedale Nemocnice Na Homolce di Praga) e un training di simulazione robotica con gli ex piloti dell’aviazione militare francese allo Stan Institute di Nancy.
Il robot in Cardiochirurgia rappresenta l’evoluzione più moderna del concetto di mininvasività. I vantaggi per il paziente degli interventi al cuore con il robot sono riduzione del trauma, del dolore e del rischio infettivo, migliore impatto estetico che aiuta nel recupero anche psicologico e un rapido ritorno a una vita normale senza necessità di riabilitazione
Alfonso Agnino
15 anni di esperienza di Cardiochirurgia mininvasiva 10000 interventi di Cardiochirurgia (6000 come primo operatore, 1000 in mininvasiva). Membro della Task force della Cardiochirurgica Robotica Europea
Il Centro Cardio di Humanitas Gavazzeni
Il Dipartimento Cardiovascolare (Centro Cardio) di Humanitas Gavazzeni è specializzato nella cura del cuore a 360°. Offre un percorso di guarigione completo a ogni persona che ha un problema più o meno rilevante correlato al nostro organo vitale: il cuore. Il Dipartimento strutturato in cardiologia, elettrofisiologia, emodinamica (cardiologia interventistica), chirurgia vascolare, cardiochirurgia e cardiochirurgia robotica e mininavisa e riabilitazione cardiovascolare, potendo contare su équipe di professionisti e su una dotazione tecnologica all’avanguardia, è in grado di seguire con la massima attenzione e appropriatezza ogni paziente nella risoluzione della propria malattia.
Obiettivo: unire competenze di cardiochirurgia, chirurgia cardiovascolare, terapia endovascolare e delle patologie periferiche per curare ogni paziente in modo personalizzato, scegliendo il trattamento più efficace tra il ventaglio di possibilità oggi disponibili.
Il Centro Cardio in numeri*:
+3000
ricoveri
+55500
visite ed esami
+26000
persone curate
* anno di riferimento 2022
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