Che cos’è la scintigrafia renale sequenziale?
La scintigrafia renale sequenziale è un esame di medicina nucleare che si basa sulla somministrazione, per via endovenosa, di un radiofarmaco che viene captato dai reni in modo proporzionale al flusso sanguigno ed eliminato in proporzione alla funzionalità renale di filtrazione glomerulare.
A che cosa serve la scintigrafia renale sequenziale?
La scintigrafia renale sequenziale viene utilizzata nei casi di sospetta sindrome del giunto pielo-ureterale, per la valutazione della funzionalità renale, complessiva e separata per ciascun rene.
Come si svolge la scintigrafia renale sequenziale?
In esecuzione della scintigrafia renale sequenziale, dopo idratazione il paziente viene posizionato su un lettino di una apparecchiatura detta gamma-camera e contestualmente viene somministrato per via endovenosa il radiofarmaco.
La gamma-camera rileva il segnale emesso e l’insieme di tali segnali viene elaborato da una workstation o server dedicato, fornendo una mappa della funzionalità renale per ciascun rene.
Quanto dura la scintigrafia renale sequenziale?
La durata complessiva della scintigrafia renale sequenziale, è di circa 1 ora (compresa di idratazione).
Norme di preparazione della scintigrafia renale sequenziale
Non ci sono norme di preparazione particolari per Ia scintigrafia renale sequenziale. Prima dell’esecuzione dell’esame viene chiesto al paziente di bere circa mezzo litro di acqua per una corretta idratazione.
A seconda del quesito clinico può essere somministrato uno stimolo diuretico o farmaci anti-ipertensivi.
Controindicazioni alla scintigrafia renale sequenziale
La scintigrafia renale sequenziale non può essere eseguita da donne in stato di gravidanza (accertata o presunta), o in fase di allattamento.
Per motivi di radioprotezione, è sconsigliato essere accompagnati da persone minorenni (sotto i 18 anni) e da donne in età fertile, in particolare se in gravidanza. Per lo stesso motivo, per le 24 ore successive all’esame, è bene non avere contatti con queste categorie di persone.
È richiesta la presenza di un accompagnatore nel caso il paziente soffra di claustrofobia al fine di evitare la guida dopo l’assunzione di terapia ansiolitica eventualmente necessaria per l’esecuzione dell’esame, e in presenza di pazienti non auto-sufficienti (compresi i minori) o con barriere linguistiche o cognitive.
Area medica di riferimento per la scintigrafia renale sequenziale
Per avere maggiori informazioni sulla scintigrafia renale sequenziale, vedi l’Unità Operativa di Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni Bergamo.