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Che cos’è il vaccino antipneumococcico?
Il termine pneumococco si riferisce comunemente al batterio Streptococcus pneumoniae, molto diffuso nelle alte vie aeree di adulti e bambini. Sono note più di novanta “varianti” – il termine tecnico è “sierotipi” – di pneumococco e alcune di queste possono causare infezioni come otiti, sinusiti, polmoniti, meningiti e sepsi. A esserne colpiti sono soprattutto i bambini e gli anziani.
Il vaccino antipneumococcico difende l’organismo dalle “varianti” di pneumococco che sono con maggiore frequenza responsabili di malattie e si è dimostrato essere molto efficace nel prevenire le forme più gravi di infezione.
Quando si deve fare il vaccino antipneumococcico?
La vaccinazione anti-pneumococcica è gratuita e raccomandata nei bambini entro i due anni di età. La prima dose di vaccino coniugato viene somministrata a 2 mesi compiuti, la seconda dose a 4 mesi compiuti, la terza a 10 mesi compiuti.
In genere la somministrazione del vaccino antipneumococcico viene raccomandata in simultanea con il vaccino esavalente, ma in sede anatomica diversa (quadricipite femorale della coscia contro-laterale).
La vaccinazione anti-pneumococcica è gratuita e raccomandata anche per le persone con più di 65 anni di età. Anche negli adulti può essere effettuata da sola o contemporaneamente ad altre vaccinazioni (per esempio l’antinfluenzale). Può essere somministrata in qualunque momento dell’anno e secondo le attuali indicazioni, la vaccinazione con vaccino coniugato avviene una sola volta nella vita.
La vaccinazione anti-pneumococcica è consigliata anche in soggetti considerati a rischio perché affetti dalle seguenti patologie:
- alcolismo cronico
- asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia
- cardio/pneumo/epatopatie croniche
- diabete mellito
- emoglobinopatie quali anemia falciforme e talassemia
- epatopatie croniche, inclusa la cirrosi epatica e le epatopatie croniche evolutive da alcol
- immunodeficienze congenite o acquisite
- infezione da HIV
- insufficienza renale/surrenalica cronica, sindrome nefrosica
- malattie polmonari croniche
- neoplasie diffuse
- patologie onco-ematologiche (leucemie, linfomi e mieloma multiplo)
- patologie richiedenti un trattamento immunosoppressivo a lungo termine
- portatori di impianto cocleare
- soggetti con perdite liquorali da traumi o intervento
- trapianto d’organo o di midollo
- difetti congeniti e acquisiti del complemento.
Nei soggetti ad alto rischio, a giudizio del medico, può essere opportuno somministrare un’ulteriore dose a distanza raccomandata di un anno dall’ultima vaccinazione.
Come funziona il vaccino antipneumococcico?
Il vaccino antipneumococcico viene somministrato tramite iniezione intramuscolare nel braccio, per gli adulti, o nella faccia antero-laterale della coscia, per i bambini più piccoli, ed è disponibile in due distinti tipi: il vaccino coniugato e il vaccino polisaccaridico:
- vaccino coniugato 13-valente (PVC13), efficace contro 13 sierotipi di pneumococco responsabili della maggior parte delle infezioni più gravi (1, 3, 4, 5, 6A, 6 B, 7F, 9V, 14, 18C, 19A, 19F, 23F). Si tratta di un vaccino ottenuto con frammenti (chimicamente fatti di polisaccaridi) della capsula del pneumococco che vengono legati (coniugati) a una proteina in modo da aumentare la risposta immunitaria. Per questo si chiamano “vaccini coniugati”
- vaccino coniugato 15-valente (PVC15): contiene polisaccaridi capsulari ottenuti da 15 sierotipi di Pneumococco (1, 3, 4, 5, 6A, 6 B, 7F, 9V, 14, 18C, 19A, 19F, 22F, 23F, e 33F)
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vaccino coniugato 20-valente (PVC-20): contiene polisaccaridi capsulari ottenuti da 20 sierotipi diversi di Pneumococco (1, 3, 4, 5, 6A, 6 B, 7F, 8, 9V, 10A, 11A, 12F, 14, 15B, 18C, 19A, 19F, 22F, 23F e 33F).
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Vaccino polisaccaridico 23-valente: (PPSV23), contiene polisaccaridi capsulari ottenuti dai 23 sierotipi più aggressivi del Pneumococco (1, 2, 3, 4, 5, 6B, 7F, 8, 9N, 9V, 10A, 11A, 12F, 14, 15B, 17F, 18C, 19F, 19A, 20, 22F, 23F, 33F), senza coniugazione con una proteina.
Il vaccino antipneumococcico ha effetti collaterali?
In genere il vaccino antipneumococcico è ben tollerato. Entro 48 ore dalla somministrazione possono però evidenziarsi alcuni sintomi come dolore, gonfiore e rossore nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione oltre a sintomi più generali come a febbre, debolezza, rash cutanei e dolori muscolari.
Possono verificarsi reazioni allergiche anche gravi, come per tutti gli altri vaccini, ma si tratta comunque di un’evenienza rara.