«Poco caffè e niente integratori, meglio pensare a mangiare bene a tavola»: sono semplici i consigli alimentari per affrontare nel migliore dei modi gli esami di maturità e di terza media, come spiega Stefania Setti, responsabile del Servizio nutrizione clinica e dietetica di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
«Anzitutto in questo periodo di stress ma anche di grande caldo, è necessario assicurarsi un adeguato apporto di liquidi quotidiano, perché la disidratazione può dare senso di spossatezza e difficoltà di concentrazione».
Quindi, non dimenticarsi di bere, preferendo l’acqua per almeno 1,5/2 litri al giorno. Evitare o limitare l’apporto di zuccheri, quindi bibite, succhi di frutta e centrifugati. Piuttosto te e tisane aromatizzate».
Senza esagerare con il caffè: «Il momento migliore per assumerlo è la mattina», continua. E non ricorrere agli integratori: «Meglio pensare a una dieta varia ed equilibrata a tavola», evidenzia la dottoressa Setti.
Dunque, «abbondare con verdura fresca di stagione che è ricca di vitamine e minerali, oltre a essere fonte di acqua. Per i pasti principali, pranzo e cena, è fondamentale che si segua una composizione completa e bilanciata, con i due gruppi di nutrienti, nello specifico i carboidrati che forniscono energia al corpo e al cervello, sotto stress nel periodo degli esami, e le proteine».
Stare leggeri per poter affrontare le sessioni di studio con attenzione: «Privilegiando proteine da carni bianche, pesce o legumi e cotture semplici, meglio forno e griglia, vapore o umido. I condimenti meglio a crudo con olio extravergine d’oliva, in questo modo preserva tutte le qualità nutrizionali ed è più facilmente digeribile».
Anche i piatti unici freschi si prestano al periodo pre esame: «Un esempio molto semplice può essere pasta e fagioli in versione stiva, oppure piatti a base di orzo, farro o riso conditi con pesce o legumi, ad esempio farro, pomodorini e ceci».
Utile anche spezzare l’attesa tra un pasto e l’altro: «Mai saltare lo spuntino della mattina e la merenda del pomeriggio soprattutto quando si deve studiare per diverse ore. Si può pensare a frutta fresca o yogurt, ma anche un gelato ce lo si può concedere», prosegue la nutrizionista ricordando il pasto più importante: la colazione.
«Gli studi dimostrano che chi non la fa, nel tempo tende a sviluppare obesità. Consiglio un pasto a base di latte parzialmente scremato, visto che stiamo parlando di ragazzi in fase di crescita avanzata, che può essere sostituito con yogurt, entrambi fonti di calcio. Da associare ai carboidrati, come cereali, fette biscottate o pane, oltre a zuccheri semplici come marmellata o miele».
(Articolo di Elisa Riva pubblicato sul quotidiano “L’Eco di Bergamo” l’1 giugno 2017)